«Sono tornato a Trieste nella mia casa di campagna. E lì ho cominciato a riflettere e controllarmi sulla natura. A Parigi dipingevo una sorta di post impressionismo a modo mio; a Trieste facevo dei paesaggi nei quali mi importava di rendere soprattutto le unità di colore. Non andavo cercando il colore degli oggetti: la realtà mi appariva dominata da un’irradiazione luminosa, della quale mi studiavo di cogliere il senso tonale […]». È il 1906 e Piero Marussig rientra a Trieste dopo aver soggiornato a Monaco, Roma, Vienna, Parigi: acquista una villa in collina, conosciuta più tardi come Villa Maria, ora […]