Il comunista Sergio Staino all’Avvenire. L’illustratore ateo entra nel giornale dei Vescovi con la benedizione di Papa Francesco.
Segno dei tempi, anzi segno dello Spirito Santo che si esprime in mille lingue. C’è sicuramente lo zampino di Papa Francesco nell’arrivo di Sergio Staino, comunista doc, al quotidiano Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani . Non l’avrei mai immaginato. Come se le vignette sull’Unità fossero state pensate e messe in atto da Guareschi, cosa mai accaduta. In questi giorni Avvenire, il quotidiano della Cei, ha un nuovo collaboratore: il vignettista Sergio Staino. È stato per quarant’anni vignettista per l’Unità, l’Espresso e molte altre testate e programmi televisivi, poi anche direttore dell’Unità. Ed è perfino presidente onorario della Uaar, Unione atei e agnostici razionalisti. Ora i cattolici, i fedeli che si dividono fra Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, i preti, i vescovi, i cardinali, i monsignori, le suore, i religiosi di vari ordini dai salesiani ai francescani e gesuiti, si troveranno a vedere e ad ammirare ogni Domenica, Giorno del Signore, una serie di vignette di questo vignettista italiano, toscano di Piancastagnaio, 77 anni. Bene, anzi male, perché il creatore di Bobo, il marxista leninista con gli occhiali sopra a un grosso naso, sempre perplesso circa l’evolversi dei tempi e gli sbandamenti del Partito o di ciò che ne rimane, sull’Avvenire avrà una striscia come quella che vi mostro in pagina dal titolo “Hello Jesus”, e dunque Staino, dopo Bobo il comunista mai pentito, illustrerà Cristo. Povero Cristo, ha sopportato le piaghe della Chiesa e ancora oggi piange per taluni suoi sacerdoti votati a Satana, e adesso si ritrova tra le vignette e i disegni di Staino. Vignette puerili certo, ma se entrate nell’impianto totale non vi sfuggirà che i temi dei migranti e dello Ius Soli sono presenti come sostegno al messaggio dei Vescovi e di Papa Francesco e ruotano attorno a questi argomenti scottanti per l’Italia e l’Europa.
Carlo Franza