Epicarmo, low res - 2012, marble and steel, 230 x 230 x 230 cm.IMG_0638Tate no me, 2007, wood and iron, 320 x 700 x 700 cm.IMG_0646 lowresAndromeda, low res- 2014, legno e ferro, 300 x 1000 x 1000 cm.IMG_1696

                          C’è una Milano culturalmente vivace che vale la pena sostenere e proporre ai più. E’ la Milano che tende a riorganizzarsi per divenire la capitale dell’arte europea. Renata Fabbri ospita e propone presso la sua sede (Via Stoppani 15/C) la mostra “Sette anelli” di Hidetoshi Nagasawa (Tonei, Giappone – 1940), scultore fra i più acclamati e conosciuti a livello internazionale, che presenta una serie di lavori in marmo, legno, carta e rame, da terra e da parete, concepiti per l’occasione. L’esposizione personale di Hidetoshi Nagasawa ha inaugurato la nuova stagione di mostre che Renata Fabbri propone nel suo spazio milanese, sotto la nuova insegna di Renata Fabbri arte contemporanea, coadiuvata da un team di curatori, critici, filosofi ed artisti coi quali ha instaurato un rapporto di collaborazione e complicità. Questa prima occasione ha segnato l’avvio di una serie di iniziative tese a confermare il rapporto di collaborazione già instaurato con alcuni artisti nonché l’innesto di nuove energie in una realtà dinamica in grado di proporre maestri acclamati ed artisti delle ultimissime generazioni. La mostra di Hidetoshi Nagasawa, pensata e realizzata con l’artista e curata da Federico Sardella, propone una serie di opere inedite progettate nel corso del 2014 e realizzate nel 2015 per questa circostanza, comprovando il suo modo di concepire l’opera come realtà sospesa ed antigravitazionale, risultante da una addizione armonica di elementi provenienti dal mito e dalla religione nonché dalla sua cultura orientale di origine e da quella occidentale nella quale si trova a vivere ed operare dalla fine degli anni Sessanta. Il titolo della mostra è dato dalla grande scultura in marmo bianco di Carrara e legno “Sette anelli”, proposta nella prima delle sale espositive della galleria. Un’opera dove le forze invisibili della materia si fanno presenza attraverso l’impiego di strutture lievi, giustapposte in modo elementare per ribadire ancora una volta quell’idea di tensione immateriale, naturale e minima che sta alla base di ogni accadimento e di ogni forma. Negli altri spazi della galleria saranno invece presenti una serie di lavori realizzati in carta e rame nei quali Nagasawa enuncia la sua capacità di far convivere sullo stesso piano e nel medesimo ambito materiali differenti, appartenenti a mondi disuguali – il mondo inorganico del rame, quello naturale della carta… – che, invece di respingersi si attraggono e si completano, invitandoci alla loro sottile, inevitabile contemplazione. La mostra “Sette anelli” di Hidetoshi Nagasawa è accompagnata dal primo dei quaderni di Renata Fabbri arte contemporanea, un libro d’artista a tiratura limitata contenente uno scritto di Federico Sardella ed un’opera originale dell’artista. Ai collezionisti non resta che vedere la mostra e sincerarsi su un nome di chiaro avvenire, quale è già, e soprattutto verificarne di persona la laboriosa filosofia e il pensiero che serpeggia nelle strutture disposte nella galleria che misura scelte e nomi e fa cultura di eccellenza.

Carlo Franza

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