La Pinacoteca Vaticana trasloca a Mosca.
Caduto il comunismo, caduta la cortina di ferro, caduto l’ateismo nell’ex Unione Sovietica, la Russia lascia scoprire la sua anima profonda e profondamente cristiana, come tanti scrittori russi ne hanno sottolineato aspetti e singolarità. Si sa che l’arte nella comunicazione, nelle relazioni internazionali e nella politica ha avuto e ha una parte importante, tanto vero che le opere d’arte viaggiano da stato a stato, vengono spesso prestate per mostre in Europa e nell’intero mondo, anche oltreoceano. Ad esempio i musei russi hanno prestato la meravigliosa collezione Chtchoukind alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi, sulla quale -ma non per diretta conseguenza- i rapporti tra Putin e Hollande si sono raffreddati. C’è di più, perché di questi tempi l’Ermitage di San Pietroburgo ha firmato un accordo con Pompei, e adesso persino il Papa argentino Francesco “ha svuotato” la Pinacoteca dei Musei Vaticani (vedi foto in alto) per prestare alla Galleria Tretyakov Grande Museo di Arte Russa Antica Moderna e Contemporanea di Mosca oltre quaranta tele che annoverano i nomi di Bellini, Raffaello, Caravaggio, Guido Reni, Guercino e Poussin.
Il disgelo è parola ormai desueta, la nuova politica di Putin verso l’Europa e il mondo la dice tutta, e il futuro è provvido di belle nuove che si consumano anche con il favore delle opere d’arte e in questo caso sono quelle della XII sala della Pinacoteca Vaticana, che è traslocata all’ombra del Cremlino e vi resterà fino a febbraio, sotto il titolo di “Roma Aeterna”. Voi pensate che i media ne abbiano parlato di questo grande evento? Nientaffatto. Solo un paio di testate italiane e un paio straniere. Un velo di silenzio su un affare non certo italiano, ma straniero come quello della Santa Sede ovvero della Città del Vaticano.
“Si è prestato il 10 per cento dei capolavori della Pinacoteca Vaticana, per mostrare l’arte italiana e quella dello Stato Pontificio”, ha dichiarato Barbara Jatta, indicata come successore di Antonio Paolucci. I preparativi per questo trasloco sono durati tre anni, con l’aiuto e le “mani sante” della Fondazione Arte, Scienza e Sport e del miliardario Alisher Usmanov, che hanno aiutato nell’organizzazione pratica. E’ probabile che arrivino a Roma in Vaticano in futuro grandi capolavori russi. La politica tra Papa Francesco, il Papa russo ortodosso Kirill e Putin va a gonfie vele.
Carlo Franza