Architetture, realtà e memorie negli scatti d’autore di Federica Piccinni esposti a Palazzo Gallone a Tricase nel Salento.
Nelle sale di Palazzo Gallone edificio monumentale nella bella cittadina di Tricase (Lecce), nel Salento, terra fra due mari che brilla per il Barocco delle Chiese e le costruzioni dei Palazzi cinquecenteschi della nobiltà locale, tiene una sua personale di fotografia la giovane artista Federica Piccinni(classe 1989), che con una laurea in fotografia allo Ied di Milano arriva per la prima volta sulla scena espositiva italiana e lo fa mettendo insieme una serie di scatti selezionati, che danno subito idea del suo viaggio personale, reale e introspettivo, argomentato attraverso un titolo “Erranze e Rimembranze” che vive per una sua dimensione altamente filosofica. La giovane fotografa è riuscita a catturare attraverso scatti carichi di mistero e stupore una serie di paesaggi interni ed esterni, mirabili architetture, bellezze d’Italia, luoghi cittadini e non tra Lombardia e Puglia, sedi museali, città cariche di storia, borghi caratteristici, monumenti e cattedrali. Questi scenari lasciano avvertire scatti di sorprendente bellezza, di luci preziose catturate nelle diverse ore del giorno, luci e ombre misurate da una magia rasserenante. Di non poca grandezza e preziosa fortuna i tagli e i ritagli scenografici, le angolazioni delle riprese, i primi piani, come le avvolgenti nature e le caratterizzanti figure. Una realtà catturata da scatti misurati tecnicamente, ritagli di vita e di scene fermate in momenti miracolati, una sorta di corto-circuito dove le immagini diventano infine espressione certa di rare e raffinate emozioni, di un percepire sincopato, di un travaso di stupore che muove tra ricordi affioranti e realtà vissute.
Non è poco per una giovane che si accinge a vivere questa realtà consacrata della fotografia e dell’arte, con immagini fotografiche rilevanti, che vestono la storia e la realtà suggerendo quasi una nuova percezione dell’esistenza, e una ridefinizione del senso e del funzionamento della storia.
E’ così che la sua fotografia, come è stato per i grandi maestri del settore da Giacomelli a Fontana, si pone come retaggio assoluto che illumina il mondo passato e presente, ed ogni scatto si racconta in una serie di frammenti, di piccoli ma significativi passaggi che respirano di poesia, memoria, desiderio, occasioni, miracoli, certezze e verità, ecc. Di particolare rilievo le architetture -capitolo primario- dalle storiche come quelle che raccontano Auschwitz alle architetture del presente come la sede museale del Maxxi a Roma; nè vanno tralasciate le sue attenzioni al Cern “Behind the scenes” a Ginevra/Svizzera 2015 e per l’Ex Manifattura Tabacchi di Lecce nel 2015.
E’ proprio attraverso l’obiettivo che la Piccinni ferma con il suo sguardo, particolarissimo, l’esistenza che migra e trasmigra, in un fluire senza fine, facendone anche percepire una realtà tutta filosofica, dove vita e morte, tempo e stagioni, passato e presente segnano e disegnano la storia. Sappiamo che la storia e quanto l’uomo ha segnato nel tempo, con architetture, gusti e abitudini, mostrano un volto che spesso sfugge ai più e che l’artista invece ci consegna terribilmente ogni volta sempre nuovo. In questo senso si muove la giovane e promettente Federica Piccinni con i suoi scatti d’autore, geniale filosofa della storia e del tempo. Nelle immagini o meglio negli scatti d’autore di Federica Piccinni fuoriescono con forza preziose argomentazioni narrative, avvolte proprio in un tempo senza tempo. L’intera natura, paesaggi pugliesi, architetture del passato e del presente mostrano senza pudore un tempo circolare proiettato all’infinito. Gli scatti di Federica Piccinni sono frammenti di storia, e del tempo che veste e riveste ogni cosa, da qui partono le attenzioni della fotografa per i suoi momenti originari e creativi; tutti questi scatti vanno letti fra tempo dell’io e tempo di quanto individuato come realtà da fermare, per dare un senso sia al racconto del proprio immaginario che al tempo inesorabile che circonda la vita e il mondo intero. Ci saranno ulteriori approfondimenti e capitoli nel percorso di Federica Piccinni, è certo che ella rientra oggi certificativamente nella storia della fotografia del suo e nostro tempo, perché ne avvertiremo ancora le sue potenzialità creative capaci di portarci a vivere ulteriori forti riflessioni sulla vita e su quanto ci vive straordinariamente attorno.
Carlo Franza