Il sogno nell’arte contemporanea. Opere di artisti contemporanei che spaziano sul tema del sognare in mostra al Chiostro del Bramante a Roma.
Un tema che diventa viaggio, scoperta, conoscenza, emozione: è il sogno. I grandi protagonisti dell’arte contemporanea si rivelano attraverso opere intime e visionarie, in un luogo straordinario, quale il Chiostro del Bramante di Roma. A occhi aperti oppure a occhi chiusi, di notte o di giorno, nel cassetto o realizzati: una mostra che parla di desideri, aspettative, fantasie, paure esorcizzate. Una mostra che permette allo spettatore di dare forma anche ai propri sogni. E ognuno di noi li ha avuti e li ha ancora. DREAM è un percorso allegorico verso la parte più segreta dell’animo umano; attraverso l’idea di viaggio viene sviluppato il tema del sogno che costituisce il canale o “la strada reale”, secondo il pensiero di Sigmund Freud, per entrare in contatto con l’inconscio e la dimensione spirituale.
La mostra, curata da Danilo Eccher, affronta il sogno come elemento di riflessione, di scoperta, come espressione privata, come porta d’accesso allo spazio più profondo dell’animo.
A opere site-specific si alternano lavori ripensati per gli spazi del Chiostro del Bramante, in una successione che diviene un unico grande racconto, anche grazie al coinvolgimento diretto degli artisti. Un percorso espositivo immaginato come un’esperienza che conduce il pubblico dalle zone più in ombra alla dimensione meditativa, fino agli spazi celesti dell’anima. Tra i protagonisti ecco Jaume Plensa, Bill Viola, Giovanni Anselmo, Mario Merz, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Anselm Kiefer, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell. Scrive Eccher : “Dream è la rappresentazione dell’idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell’emozione, dell’incanto, della poesia.”.
Un viaggio fisico, surreale, mentale e onirico che guida gli spettatori attraverso una serie di tappe e passaggi, soste e ripartenze: dall’immersione nella natura a un confronto con le forme, dall’evocazione di memorie personali e collettive al contatto con la materia, dalle ombre, i suoni, il buio verso l’immersione totale nella luce. Dream completa la trilogia, ideata e curata da Danilo Eccher per Chiostro del Bramante, iniziata conLove (2016), proseguita con Enjoy (2017); tre grandi mostre dedicate alle più intime emozioni dell’uomo, rappresentate grazie alle tante poetiche dell’arte contemporanea, tre panorami capaci di esplorare i sentimenti dell’anima: dall’ambiguità dei desideri alle più esaltanti gioie sino all’inconscio. Eccone il percorso. Nella perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante il primo omaggio al mondo dei sogni: due imponenti volti femminili dagli occhi chiusi si fronteggiano e accompagnano nell’onirico (J. Plensa). Una donna galleggia sospesa tra sonno e veglia (B. Viola); nella confusione si perdono i punti di riferimento ma su una duna di sabbia è incastonata una piccola bussola (G. Anselmo); una stanza invasa da fasci di sterpi (M. Merz); dall’immersione della natura si intravedono luci e ombre di figure danzanti (C. Boltanski); una misteriosa creatura fatta di piume serpeggia come una temibile Demogorgone (K. MccGwire); una passerella conduce in fila oltre un albero sradicato e sospeso (H. Håkansson) attraverso lievi indumenti di seta trafitti da innumerevoli spilli e ricordi (D. Salcedo) fino a sculture di legno, ferro e ossa (C. Costa); la natura spaventa ma a volte soccorre con la pacatezza dei suoi elementi, tra cenere e riso (W. Laib), altre volte si mostra nella sua grandiosità con maestosi e nobili alabastri (A. Kapoor). Si esce dalle tenebre per aspirare a una nuova dimensione, una pioggia d’oro rasserena (T. Tane), mentre suoni e immagini ridonano la dimensione del cosmo (R. Ikeda); un uomo disteso a terra sotto uno sconfinato cielo stellato (A. Kiefer); il viaggio prosegue attraverso una soffice caverna fatta di lana e pitture rupestri (A. Kehayoglou) e dalla natura rigogliosa della Patagonia ci si ritrova improvvisamente in una dimensione labirintica, astratta e geometrica (P. Kogler).
Nel sogno vivono aperture spazio-temporali capaci di estraniare (T. Miyajima); il letto è uno dei luoghi del sogno, dormire come accesso ad altre dimensioni (L. Ontani); il sogno è colori tra dolcezza e armonia (E. Spalletti); il sogno è luce e profondità che incanta e lascia intravedere l’infinito (J. Turrell). Infine le voci del sogno
Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, capace di creare un altro sogno.Ecco i 14 attori : Valeria Solarino, Valentina Cervi, Matilda de Angelis, Marco Bocci, Simona Tabasco, Giuseppe Maggio, Matteo Oscar Giuggioli, Alessandro Roja Alessandro Preziosi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Isabella Ferrari, Giulia Bevilacqua, Cristiana Capotondi.
Carlo Franza