Quinto_Eurislam (2)“Eurislam. L’invasione dell’Europa e la caduta dei valori occidentali”.  E’ il titolo del  libro di Danilo Quinto (Arkadia edizioni, Cagliari, 2018,pp206, Euro  16) che mette in guardia  gli europei a pochi giorni  dalle Elezioni Europee, è l’allarme di un intellettuale da non sottovalutare,  perché queste elezioni hanno chiarito che  è lotta senza freno tra sovranisti contro europeisti, e che l’Europa deve  darsi una regolbergoglio-bacioscarpa-404ata  sull’immigrazione, se non vuole scomparire.  

Partiamo dal libro perché l’autore scrive che   La lettura di queste pagine è vivamente sconsigliata ai buonisti”,  e  ricorda come nel 1999 sia stato il cardinal Biffi a dire che “se l’Europa non fosse ridiventata cristiana, sarebbe stata islamizzata” (pag. 72).

Eurislam,  è un libro documentario,  tra la cronaca e il saggio,  con uno stile essenziale, incisivo  capace di farsi leggere proprio da tutti.  Quinto, con una sintesi fuor dpapa_bacia_piedi-640x267al comune,  è stato capace  di farsi comprendere e soprattutto di far comprendere,  -come scrive Gatti nell’introduzione- tutte le problematiche relative all’islam ed ai suoi rapporti con l’Occidente: la sua nascita, la sua espansione violenta, l’aggressione ai Luoghi Santi e la costante guerra di pirateria durata per secoli (tanto per far capire che le  Crociate furono una risposta alle continue vessazioni turche). Ma anche l’analisi del presente non è da meno,   dal ruolo di Erdogan  che vorrebbe la Turchia in Europa -cosa impensabile- a quello di Soros, passando per le amicizie di quest’ultimo in Vaticano.

Sgomenta  proprio l’atteggiamento  di sudditanza della cultura occidentale a far  permettere la continua crescita dell’islam in Europa e il fatto che la Chiesa minimizzi anche il massacro di un anziano prete, sgozzato mentre stava dicendo Messa, nella sua canonica è indicativo.

1549298423-lapresse-20190204172401-28359922Aveva ben visto nel lontano 1936 Esseb Bey quando scriveva: “Il cavaliere di Maometto, batte di nuovo, come tredici secoli or sono, alla porta dell’Europa. Con rara energia, sfruttando magistralmente la debolezza dell’avversario, egli ha saputo costruire un nuovo mondo… Simbolo di questo nuovo mondo sono e restano i cavalieri del deserto, la lontana città della Mecca, la legge del Corano, la parola del profeta e il grido magico che tutto comprende: Allauh Akbar!” (Allah ist Gross, Vienna, 1936).

Ma torniamo al  libro di  Danilo Quinto “ Eurislam. L’invasione dell’Europa e la caduta dei valori occidentali”, pagine così evidenti e chiare, senza giri di parole,  come  d’altronde il nostro Gesù Cristo  utilizzava il  linguaggio del “si,si – no,no” (S. Mt 5, 37). Le parole e gli scritti di Danilo Quinto, uomo di   profonda Fede,  sono quelle di un intellettuale che parla alla gerarchia della Chiesa, ai politici d’Europa e agli europei; usa toni forti,  crirtiche pesanti,  a 14346volte aspre e severe e secondo alcuni eccessive, ma  chiare  come possono essere quelle di un ateo convertito,  che non mente e che fa sbarrare gli occhi  a tutti prima  che l’Europa abbracci la Sharia. Quinto  lascia percepire  in ciascuna pagina di questo libro, lo stupore e il dolore per coloro che essendo stati educati alla cristianità, nonduomo milano la difendono o, peggio ancora, non la diffondono, per viltà o conformismo.  E in ciò -aggiungiamo  noi-  ci si mette anche Papa Bergoglio che si è chinato a terra e ha baciato i piedi al presidente e ai vicepresidenti designati del Sud Sudan.  Attenzione, orecchi ben aperti,  oggi sull’Islam abbiamo moltissime pubblicazioni,ma molti autori  a seconda delle convinzioni politiche o religiose, tendono a mistificare i fatti.  Invece Danilo Quinto, che osserva la realtà, percepisce il pericolo   – e suona la campanella-  e come la sentinella nel libro di Ezechiele (Ez 33,7-8), grida forte e senza paura: «O figlio delsharial’uomo, io ti ho costituito sentinella… se tu non parli per distogliere l’empio dalla sua condotta, egli, l’empio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte chiederò conto a te». Lo scrittore Quinto  guarda – anzi legge-  dritto la storia e i fatti più recenti, cercando di svegliare le anime sonnolente  dei cristiani fin dal titolo del libro. Osservando la realtà è lecito dedurre che il rapporto che l’Islam vuole instaurare con l’Occidente è di prevalenza prepotenza e supremazia. Il 10 e il 30 agosto 1997, sul quotidiano “Il Tempo”, furono pubblicati due articoli, passati quasi inosservati, ove era riportata la risoluzione del Consiglio islamico di Lahore (Pakistan), con la quale veniva ordinato a tutte le fazioni musulmane di procedere all’eliminazione/espulsione delle popolazioni non islamiche residenti in Medio Oriente. Il Consiglio si occupò anche di una strategia a lungo termine volta alla cancellazione del Cristianesimo nelle terre d’Occidente, a cominciare da Roma. E come se non bastasse ecco una serie di articoli  che devono allarmare  l’Europa: “La “crociata” dei figli del Profeta. L’immigrazione musulmana è il mezzo per islamizzare l’Italia” (Il Tempo”, 13 luglio 1998 ); “Vescovo turco lancia l’allarme. L’Islam presto ci dominerà” (Corriere della sera”, 14 ottobre 1999); “I Fratelli musulmani alla riconquista d’Europa. Svelato il piano dell’organizzazione per convertire la società occidentale, partendo dal nostro continente” (Corriere della sera”, 23 ottobre 2003);  “Il Vescovo libanese. Il Corano ordina di imporre la religione con la spada”( Corriere della Sfustigazione-pubblicaera”, 22 ottobre 2010); “Le stragi dei cristiani? Tutto scritto nel Corano (Il Giornale, 5 gennaio 2011);  “In Spagna si demoliscono le stazioni della Via Crucis: offendono l’Islam” (Il Foglio”, 21 luglio 2015); “In Gran Bretagna giudice impedisce a un padre di portare il figlio in chiesa dopo la richiesta della madre musulmana ( Il Messaggero,29 marzo 2016). E di questi esempi ce ne sono a non finire, molti ne racconta Quinto nel suo libro, che va letto e diffuso;  lo scrittore sembra volerci dire che abbiamo occhi e orecchie, ma non vogliamo vedere e ascoltare perché siamo resi ciechi e sordi dalla demagogia, dal populismo e dal buonismo ( per tutto ciò si veda in proposito il capitolo 4). Il libro è un invito a prendere coscienza e conoscenza della situazione grave che stiamo vivendo.  L’autore ci mette in guardia dal pericolo che stiamo correndo di assecondare il piano di conquista dell’Occidente da parte dell’Islam, che si avvale della nostra “irrefrenabile volontà di autodistruzione” (D. Quinto, cit., p. 11). Danilo Quinto chiude così il suo libro: “viviamo il paradosso di un Occidente che da un lato decreta l’embargo nei confronti della Russia – unico baluardo al mondo, oramai, della Cristianità -e, dall’altro, collabora economicamente e fa affari con i Paesi musulmani, che nella quasi loro totalità negano ai loro cittadini cristiani la dignità di persone” (cit., p. 192). Il cardinal Giacomo Biffi qualche tempo fa ha pubblicato due interessantissimi libretti (Islàm e Cristianesimo, 6 agosto 2000. La città di San Petronio nel terzo millennio, 12 settembre 2000) ed è stato uno dei primi ad aver scritto che il problema della migrazione di massa d’interi popoli musulmani (che non vogliono rinunciare alle loro tradizioni, anzi vogliono imporle) in Europa e in Italia è molto grave, drammatico e reale. Occorre, perciò, affrontarlo con realismo e coraggio. Se i musulmani, continua il cardinale Biffi, vogliono restare estranei e diversi per farci diventare come loro ed imporre l’Islàm dobbiamo difenderci. Il cardinale conclude: l’Europa o ridiventerà sinceramente e profondamente cristiana, o diverrà musulmana. Se non recupera le sue radici e la sua linfa non reggerà all’assalto. Solo la riscoperta del cristianesimo e la resurrezione della Cristianità potrà farci resistere all’attacco che (scriveva nel 2000 Biffi) non mancherà, e oggi (2019) è in atto sotto gli occhi di tutti.

Danilo Quinto, scrittore e blogger (http://daniloquinto.tumblr.com/), ha raccontato la storia della sua conversione al Cristianesimo nel suo primo libro: Da servo di Pannella a figlio libero di Dio. Dalla più formidabile macchina mangiasoldi della partitocrazia italiana per arrivare a Cristo (Edizioni Fede & Cultura, 2012). Ha poi pubblicato: Emma Bonino: dagli aborti al Quirinale? Come si diventa un’icona laica della modernità e del potere (Edizioni Fede & Cultura, 2013); L’Europa tra Sodoma e Gomorra. Viaggio nel continente senza Dio (Arkadia Editore, 2014); Ancilla hominis. La Chiesa è il corpo mistico dell’uomo? (Edizioni Radio Spada, 2015); Verità e menzogne (Solfanelli, 2016); Disorientamento pastorale. La fallacia umanistica al posto della verità rivelata? (Leonardo da Vinci, 2017). Dal 2007 ha collaborato con “Agenzia Fides”, “Agenzia Sir”, “Chiesa e Post Concilio”, “Corrispondenza Romana”, “Il Timone”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “La Nuova Bussola Quotidiana”,

Carlo Franza

 

 

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