Franco Cingolani e la fotografia architettonica. Un capitolo di immagini sulla città di Barcellona.
Barcellona è una città unica in Europa, non è solo cosmopolita e solare ma è anche audace, sfacciata, colorata, originale, armoniosa. A percorrerla ci si accorge che l’architettura della città vive fra vecchio e nuovo, unisce tradizione e modernità. Passeggiando nella città si osserva che l’architettura vive, parla con le sue forme e i suoi colori. Questa città ha attirato l’attenzione di un illustre fotografo italiano, Franco Cingolani di Recanati, che ha fermato con scatti sapientissimi le bellezze e le architetture della città spagnola. Sappiamo che città e monumenti, possono essere ottimi soggetti fotografici. Nella fotografia architettonica, l’elemento artificiale è il soggetto principale della foto, occupa gran parte della composizione e spesso è singolo: una piazza, un edificio, un complesso di edifici. Altri eventuali edifici o il paesaggio urbano/naturale fanno al più da sfondo al soggetto principale. Va subito significato che nella fotografia architettonica trovare la giusta composizione risulta più difficile di quanto si possa pensare. Una foto di un edificio ripreso frontalmente che riempie perfettamente la composizione è quanto di più semplice ci sia, occorre quindi muoversi attorno al soggetto, cercare l’angolo migliore e lavorare con lo zoom (si può riprendere solo un particolare, ad esempio una vetrata oppure si può allargare l’angolo dando spazio al cielo e allo sfondo). Franco Cingolani ha messo insieme un intero capitolo di immagini sulla città di Barcellona, il suo lavoro vive brillantemente insieme ad altri fotografi di architetture che abbiamo sulla scena contemporanea italiana, nomi già storicizzati cui va aggiunto anche quello recanatese; e dunque Franco Cingolani si apparenta come lavoro accanto a Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Luca Campigotto, Vincenzo Castella, Mimmo Jodice, Giovanni Hanninem e Guido Guidi. Nè vorrei tralasciare il nome di Martin Parr sulla scena contemporanea mondiale. Franco Cingolani ha realizzato un intero volume di scatti su Barcellona, e girando per la città ha notato che gli edifici agli angoli delle strade hanno gli angoli smussati, sicchè gli incroci sembrano più aperti e agli angoli delle strade c’è spazio per terrazze e dehors, che danno a Barcellona quell’atmosfera socievole e comunitaria. Basti pensare che Avenida Diagonal a Barcellona è spesso lodata da architetti e urbanisti, è una strada larga che attraversa diagonalmente tutto il centro città. Ai tempi della sua costruzione era un elemento innovativo di progettazione urbanistica. Dal XX secolo gli architetti più rinomati a livello internazionale hanno contribuito a scrivere la storia contemporanea di Barcellona; e l’esposizione universale del 1929 e le Olimpiadi del 1992 hanno attirato l’attenzione di architetti di spessore. Senza dimenticare che gli edifici costruiti negli ultimi 10 anni rimandano a correnti d’arte moderna come il cubismo, il neoplasticismo o il futurismo. Sono proprio tali caratteristiche artistiche e architettoniche che hanno spinto Franco Cingolani a fermare scatti miracolosi con la sua macchina fotografica, a fermare le forme e i profili più accattivanti. Maestro come pochi, Cingolani coglie i contrasti, le linee moderne, le pareti di un bianco abbagliante, le dimensioni colossali di queste costruzioni. Ha fermato in immagini parti della Suites Avenue, Toyo Ito ovvero il complesso di lussuosi appartamenti turistici, situato in pieno Passeig de Gràcia, che fronteggia l’emblematica Pedrera di Gaudí. La sua facciata ondulata non soltanto fa eco a quella della Pedrera, ma permette anche agli inquilini degli appartamenti di guardare all’esterno senza essere visti. O anche il Palau Sant Jordi, Arata Isozaki: considerato uno dei capolavori dell’architettura moderna. Fu inaugurato nel 1990 ed è stata l’arena principale durante le Olimpiadi del 1992. E ancora il Palazzo della sede di Gas Natural, Miralles & Tagliabue: si trova nel quartiere di Barceloneta. Gli architetti hanno scelto di costruire una torre abbellendola con altri elementi orizzontali che ricordano i codici urbanistici del quartiere. Il risultato è incredibile. Di notte, la piccola farfalla del logo sembra volare in cielo, aggiungendo un tocco poetico all’insieme. E per finire Fòrum, Herzog & De Meuron: proprio una costruzione originale; questo enorme triangolo è particolarmente innovativo perché si libera dalle forme squadrate e rettangolari per stabilire liberamente i propri parametri, ed oggi ospita il Museo Blau. Con Franco Cingolani se fotografia e architettura raccontano la misura dello spazio, il suo occhio vive la propria percezione del mondo,per cogliere con luci e ombre lo scorcio ideale; e in questo capitolo di scatti che raccontano Barcellona, la fotografia, o meglio l’arte, trasforma lo spazio.
Franco Cingolani (Recanati, 28 ottobre 1937) Vive a Recanati e si occupa di fotografia. Ha esposto i propri lavori in mostre personali e collettive. Sue opere sono custodite presso il MUSINF di Senigallia (AN), l’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, lo Spazio Nobili di Montelabbate (PU), il Museo della fotografia di Montelupone (MC), la Collezione di Fotografia Contemporanea “In Vista” l’Aquila, la Biblioteca “G. Tartarotti” di Rovereto (TN).
Pubblicazioni
VEDUTE E VISIONI – Ed. Lanterna Magica Palermo 2010
PRELIEVI URBANI – Passaggi a Barcellona – Ed. Lanterna Magica Palermo 2013
Carlo Franza