Qualche giorno fa ero presente a un evento prestigioso, come tanti se ne svolgono al Circolo del Ministero degli Esteri a Roma, una serata in occasione della presentazione del volume curato dall’ambasciatore Gaetano Cortese su “Il Palazzo di Avenue Legrand, residenza dell’ambasciatore d’Italia presso Sua Maestà il Re dei belgi”(noi ce ne eravamo gia interessati su Il Giornale.it  il 14 luglio 2019). Nella sala conferenze presenti una moltitudine di ambasciatori e  Ministri Plenipotenziari, intellettuali di chiara fama con le loro consorti a festeggiare  l’uscita di questo prestigiosissimo volume  facente parte di una collana  che l’editore Carlo Colombo dedica da qualche anno alle ambasciate italiane sparse in tutto il mondo. A presentare il libro, in un dibattito introdotto dal vicedirettore dell’ANSA Stefano Polli, anche  l’attuale Ambasciatore d’Italia in Belgio Elena Basile, e  gli Ambasciatori Umberto Vattani e Rocco Cangelosi. Quest’ultimo nel presentare un quadro  del volume – ricco di fotografie anche inedite – ha analizzato il ruolo europeista del  Belgio e dell’Italia fra i paesi fondatori dell’Unione Europea. Il libro, 506 pagine in lingua italiana,  corredato di bellissime immagini che ne attestano il valore architettonico, artistico e storico, ha tra i suoi obiettivi principali la promozione e la valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle proprietà demaniali dello Stato italiano all’estero e fa seguito a quelli su “L’Ambasciata d’Italia a L’Aja”, “Il Palazzo di Sophialaan”,”La Villa di Inkognitogaten – L’Ambasciata d’Italia a Oslo”, “Il Palazzo sul Potomac – L’Ambasciata d’Italia a Washington (2011) – The Embassy of Italy in Washington” (2012 e seconda edizione 2014), “Il Palazzo Metternich nel bicentenario del Congresso di Vienna” (2015), “Il Palazzo Metternich nel 170° anniversario della sua costruzione” (2017), “Il Palazzo sul Tiergarten. L’Ambasciata d’Italia a Berlino” (2017), “Il Palazzo di Venezia a Istanbul. Residenza dell’Ambasciatore d’Italia” (2018). Il palazzo di Avenue Legrand, che ospita dal 1919 la residenza dell’ambasciatore d’Italia presso il Re dei Belgi, sorge nelle adiacenze del “Bois de la Cambre” (area verde tra le più incantevoli di Bruxelles) e della elegante Avenue de Louise. Divenuto proprietà del Re d’Italia Vittorio Emanuele III, il palazzo fu ulteriormente abbellito con preziosi dipinti, suppellettili e mobili provenienti dal castello di Moncalieri, vicino a Torino.

Il volume in questione,  presentato ier l’altro a Roma nella Palazzina del Circolo degli esteri, merita una attenzione fortissima, perché il palazzo di Avenue Legrand  è un    palazzo che Gaetano Cortese conosce bene, perché dal 1999 al 2003, è stato Ambasciatore proprio a Bruxelles. Prezioso l’intervento dell’Ambasciatore Elena Basile attualmente in carica in Belgio nella residenza di Bruxelles, la  quale ha toccato la storia del palazzo, descrivendone arredi e suppellettili, toccando anche quella parte di storia presente e soprattutto passata che ha coinvolto tanti italiani arrivati lì con l’emigrazione degli anni Sessanta. Lietissimo ancor più  l’intervento dell’Ambasciatore Umberto Vattani, figura storica del Ministero Affari Esteri Italiano, e anch’egli già ambasciatore a Bruxelles nella stessa residenza di cui tratta il  volume. L’Ambasciatore Umberto Vattani ha sottolineato  non solo la presenza  dei tre Ambasciatori italiani a Bruxelles ( Ambasciatore di residenza, Ambasciatore per il Parlamento Europeo, Ambasciatore per la Nato) e delle rispettive sedi ma ha messo in evidenza quanto da lui fatto per il patrimonio artistico negli ultimi vent’anni per il Ministero Esteri Italiano. La parola l’ha presa anche l’Ambasciatore Cortese che ha ringraziato tutte le autorità presenti, gli amici e i colleghi, pur mancando il Prof. Francesco Perfetti illustre storico della Luiss di Roma il quale ha anche  collaborato alla stesura del volume.         

Oltre che Ambasciatore a Bruxelles, Gaetano Cortese ha guidato la rappresentanza italiana nel Regno dei Paesi Bassi ed è  stato Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC) a L’Aja. In precedenza ha prestato servizio presso le Ambasciate d’Italia di Zagabria, Berna, L’Avana, Washington e alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea di Bruxelles, in qualità di Ministro Consigliere. Dal 1992 al 1999 ha ricoperto l’incarico di Consigliere aggiunto per la Informazione e la Stampa del Presidente della Repubblica.

La serata è stata certo indimenticabile per via dei presenti convenuti a festeggiare l’uscita di questo volume che lascia vivere con una luce dirompente una delle sedi diplomatiche italiane  più prestigiose del mondo.   

Carlo Franza