Dante nell’arte dell’Ottocento. Una esposizione degli Uffizi a Ravenna nei Chiostri Francescani.
In occasione del Settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri il Comune di Ravenna, l’Assessorato alla cultura eil MAR – Museo d’Arte della città in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi presentano il progetto espositivo “Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna.
“Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna”, è la mostra locata nei Chiostri Francescani a Ravenna ed aperta fino al 5 settembre 2021. Il progetto nasce da una stretta collaborazione tra il Comune di Ravenna e le Gallerie degli Uffizi, definita con un protocollo di intesa che, nell’ambito di una collaborazione pluriennale, prevede prestigiosi prestiti per la mostra Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio e un nucleo di opere ottocentesche dedicate alla figura di Dante Alighieri, da esporre a Ravenna in deposito a lungo periodo, come parte integrante del progetto Casa Dante. Inoltre ogni anno, in concomitanza con l’annuale cerimonia del dono dell’olio da parte della città di Firenze, gli Uffizi presteranno alla città di Ravenna un’opera a tema dantesco.
La prima opera ad aprire il percorso espositivo dedicato al sommo poeta è Dante in esilio, olio su tela di Annibale Gatti in mostra fino al 5 settembre 2021 nei chiostri francescani, limitrofi alla Tomba di Dante.
Nell’opera di Gatti il poeta è ritratto in un momento di intima riflessione, in compagnia del figlio, nella pineta di Classe, citata da Dante nel Purgatorio e luogo a lui caro, qui ricordato anche attraverso l’esposizione di una selezione di fotografie storiche provenienti dal Fondo “Corrado Ricci” della Biblioteca Classense. Si rinnova, così ancora una volta, il profondo legame tra Firenze, città natale del sommo poeta, e Ravenna, città che lo accolse e suo ‘ultimo rifugio’.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Nell’immaginario dell’Ottocento la pineta di Classe era un luogo da tutti considerato molto più simbolicamente dantesco della Tomba del Sommo Poeta. Ora Gallerie degli Uffizi e Comune di Ravenna, insieme, portano un iconico capolavoro ottocentesco forlivese nel cuore di Ravenna, proprio accanto alla Tomba appena restaurata oggi luogo per eccellenza della memoria dell’Alighieri”.
Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale: “Nell’ambito delle celebrazioni dantesche inauguriamo con un’opera di assoluto prestigio e di grande profondità, il percorso di collaborazione tra il Comune di Ravenna e le Gallerie degli Uffizi nel nome del Sommo Poeta. Con questo prestito diamo inizio ad un progetto pluriennale che permetterà a cittadini e visitatori, non solo durante le celebrazioni del 700° anniversario della morte, ma negli anni a venire, di essere partecipi di un percorso culturale di altissimo livello. Ringrazio il direttore degli Uffizi Eike Schmidt per la sua visione e generosità che ci ha permesso di concretizzare il profondo e significativo legame tra due città, Ravenna e Firenze, unite nel celebrare il Padre della lingua italiana”.
Durante la conferenza stampa di oggi, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt hanno siglato il Protocollo d’intesa tra Comune di Ravenna e Gallerie degli Uffizi.
Il protocollo prevede, oltre al prestito presentato oggi, Dante in esilio di Annibale Gatti in occasione del progetto espositivo Dante nell’arte dell’Ottocento, altri due importanti prestiti: la Pala di Badia di Giotto e San Francesco nell’atto di ricevere le stimmate del Maestro della Croce 454 per la mostra a cura di Massimo Medica Dante gli occhi e la mente. Le arti al tempo dell’esilio in programma negli spazi della Chiesa di San Romualdo a Ravenna, dal 6 marzo al 4 luglio 2021.
Inoltre, in concomitanza con la storica cerimonia dell’offerta dell’olio e riaccensione della lampada della tomba di Dante che si tiene a Ravenna ogni anno la seconda domenica di settembre è previsto il deposito a lungo termine di alcuni dipinti a soggetto dantesco.
Carlo Franza