Aperta a Pietrasanta (LU) alla galleria The Project Space, Via Nazario Sauro 52, la mostra “The Blind Leading the Dead” di Jake & Dinos Chapman – opening alla presnza degli artisti – aperta fino al 5 novembre 2023. Protagonisti dell’ultima rivoluzione dell’arte europea, i fratelli Chapman rappresentano l’ala più provocatoria e trasgressiva della yBa (young British art), un fenomeno estetico e mediatico che esplose nella Londra dei primi anni ’90, la cui fama e scalpore culminarono nella mostra Sensation alla Royal Academy Hall (1997) con i capolavori della discussa collezione Saatchi. Per Jake & Dinos Chapman questa personale, allestita dal team della galleria The Project Space, segna il ritorno in Italia dopo decenni. Facilitati dal loro collaboratore di lunga data, il curatore e critico d’arte Mark Sanders, propone un percorso espositivo con 28 lavori molto noti e alcuni sorprendenti inediti. Le loro opere, diventate iconiche, furono tra le più discusse tra quelle esposte in Post Human al Castello di Rivoli (1992), esprimendo così un forte dubbio rispetto al progresso dell’ingegneria genetica e alla manipolazione del dna per “creare” donne e uomini perfetti, senza risparmiare in questa feroce critica neppure i bambini.

Di origine greca, Dinos è nato a Londra nel 1962 e Jake a Cheltenham nel 1966, entrambi hanno studiato al Royal College of Arts e sono stati assistenti di Gilbert & George, artisti considerati insieme a Francis Bacon fondamentali nell’ispirazione della yBa. Nel 1991 comincia la loro collaborazione che pare essersi conclusa nel 2022. L’ispirazione risale alle incisioni di Francisco Goya i disastri della guerra che trasformano in grandi modelli plastici tridimensionali, dove abbonda il sangue e la tortura con uno stile tra il “gore” e lo “splatter”. Tragedie della guerra, massacri, efferate dittature, distruzione dell’ambiente: a questo si ispirano lavori centrali come Nein! Eleven e Unhappy Feet: Jake & Dinos si spingono ben oltre i limiti dell’osceno, mostrano sempre più rispetto a ciò che si “deve” vedere. Il loro è un grido d’allarme sulla follia umana, sono antimilitaristi, ecologisti, contro ogni tipo di regime e per dirlo usano le armi più dirette ed esplicite.
Uno dei lavori qui esposti è Two-faced Cunt del 1997, una ragazza nuda con due teste unite insieme da una vagina, in fibra di vetro e lattice, tema che ritorna anche in Solar Anus. Pensata come una mostra dal taglio antologico, o comunque riassuntivo delle diverse tipologie estetiche dei Chapman, molto interessante è la serie Monument to Immortality (2021) che si collega all’incubo del terrorismo internazionale o alle numerose guerre che infestano la terra. Monument to Homeless Representation (2019) è invece una via di mezzo tra l’installazione, una figura incappucciata a dimensioni reali, inevitabile pensare agli adepti del KKK, di fronte a un dipinto “ridipinto”, ovvero quei quadri trovati su cui i Chapman intervengono modificando i connotati di alcuni personaggi raffigurati, resi mostruosi. I Chapman hanno anche lavorato con l’incisione, tecnica tanto desueta quanto affascinante, sul tema del Cadavere squisito, il celebre gioco surrealista.

Indispensabile contestualizzare la loro opera nel clima fervido della Londra anni ’90. Gli artisti che dialogavano con loro rispondevano ai nomi di Damien Hirst, Sarah Lucas, Tracey Emin, Marc Quinn, e dell’arte si scoprì il potenziale esplosivo e mediatico più ancora che ai tempi della Pop. Stesso clima si ritrova nella musica, dal Brit Pop al Bristol Sound passando per l’elettronica da club, e nella letteratura, in particolare degli acidi scozzesi capitanati da Irvine Welsh e dal suo fortunato romanzo Trainspotting. Non a caso quando si parla di anni ’90 l’espressione più corretta è “a new cool Britannia”.

La mostra “The Blind Leading the Dead” di Jake & Dinos Chapman, organizzata da The Project Space, ex Marmi Via Nazario Sauro, 52 a Pietrasanta (Lu) in collaborazione con Tg Residency, è aperta fino al 5 novembre 2023 ad ingresso libero tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12.30, dalle 17.30 alle 20, la sera solo su appuntamento.

 

Carlo Franza

 

Tag: , , , , ,