Lucan House. Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Dublino. E’ il nuovo volume dell’Ambasciatore Gaetano Cortese sulle Ambasciate Italiane nel mondo.
Il prezioso lavoro che da anni va imbastendo l’Ambasciatore Gaetano Cortese sulle sedi delle Ambasciate Italiane all’estero è un contributo forte e significativo alla storiografia diplomatica. Ora l’Ambasciatore Gaetano Cortese aggiunge un nuovo libro alla collana dedicata alle Ambasciate e Residenze italiane con il volume dal titolo “La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Dublino nel 85 anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e l’Irlanda e nel 75 anniversario della Costituzione Italiana” (Carlo Colombo, 2023).
La pubblicazione, oltre a ripercorrere la storia della Residenza sotto il profilo architettonico-artistico e diplomatico, ricostruisce la storia delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi dal 1938 al 2023 riportando le visite di Stato e ufficiali dei Presidenti d’Irlanda in Italia e dei Presidenti della Repubblica Italiana in Irlanda.
Il libro si apre con una prefazione dell’ ambasciatore d’Italia a Dublino, Ruggero Corrias, e con un indirizzo di saluto dell’ambasciatore irlandese a Roma, Patricia O’Brien, seguiti dai contributi degli ambasciatori Paolo Serpi “Lucan House: tra memoria e ricordi”, Lucio Alberto Savoia:“Intervista alla Presidente d’Irlanda Mary McAleese”, Alberto Schepisi: “L’Irlanda e la globalizzazione”, dell’ambasciatore e consigliere di Stato Rocco Cangelosi su “Il ruolo dell’Irlanda nella Unione Europea a cinquant’anni dalla adesione“, del Professore Francesco Perfetti su “Da Svevo a Joyce. Italiani e Irlandesi verso la modernità” e della Professoressa Maria Anita Stefanelli Savoia su ” Lucan House e l’Italia”.
Il volume raccoglie anche una serie di interventi di particolare rilevanza nei rapporti fra i due Paesi fra cui quelli pronunciati dal Presidente Sergio Mattarella e dal Presidente Michael Higgins in occasione delle visite di Stato effettuate dai rispettivi Presidenti della Repubblica in Irlanda e in Italia e i discorsi dei due Capi dello Stato del 10 maggio 2018 per l’inaugurazione a Firenze della conferenza “The State of the Union”.
La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Irlanda é una villa palladiana locata nei pressi del villaggio di Lucan, a breve distanza dalla capitale Dublino. Il luogo è a dir poco stupendo per la presenza del fiume Liffey, personificato nella figura femminile di Anna Livia nel Finnegans Wake di Joyce. Così come le ville costruite sulle rive del Brenta, la dimora è circondata da un ampio parco con numerosi reperti storico-architettonici. Oltre al monumento in onore dell’eroe nazionale Patrick Sarsfield, caduto nella battaglia di Limerick nel 1691, spiccano la torre di un castello normanno, una chiesetta con un piccolo cimitero e un ex-oratorio che ospita una piscina termale. L’acqua sorgiva, presente nella proprietà, suggerisce ideale corrispondenza storico-culturale tra le antiche fonti intorno a Lucan e la rinomata tradizione delle terme in Veneto; lo stile palladiano della villa conferma il forte legame tra le due aree geografiche. Il primo proprietario, Agmondisham Vesey jr., prese a modello per la propria magione le Ville vicentine visitate nel corso del Grand Tour. Per la realizzazione di una dimora aderente al gusto neo-classico egli si rivolse all’architetto scozzese William Chambers e al decoratore James Wyatt, intervenne successivamente lo stuccatore Michael Stapleton. La costruzione ebbe inizio nel 1772, in epoca georgiana; un decennio più tardi, Lucan House si ergeva nel verde con la sua facciata palladiana.
La pianta quadrata risulta caratterizzata dall’inserto di una sala ovale al piano terra e una stanza circolare al primo piano. Il piano nobile era dedicato alla vita quotidiana, le stanze private occupavano il piano superiore, il seminterrato e l’odierno piano attico ospitavano stanze di servizio. Una grande scalinata, corredata di ampia finestra veneziana, costituiva il principale collegamento verticale. La distribuzione dei saloni è razionale. La ‘Wedgwood Room’, la ‘Drawing Room’, la ‘Dining Room’ e la ‘Library’ sono accessibili dal ‘Front Hall’; la disposizione delle porte sulle pareti è simmetrica; lo spazio è articolato tramite un colonnato a due ordini; lo spaccato di gusto neo-classico e motivi locali è sottolineato dal parallelismo prospettico tra una placca dorata, raffigurante il viso raggiante di Apollo, e un girasole, ricamato al centro di un pregiato tappeto del Donegal. La ‘Dining Room’ di forma ovale, in asse con l’ingresso, si pensa essere stata fonte di ispirazione per la ‘Oval Room’ della Casa Bianca a Washington. James Hoban, l’architetto irlandese che la progettò, potrebbe aver visitato Lucan House durante gli studi e il praticantato a Dublino. Il progetto di James Wyatt del 1792, oggi custodito presso la National Library of Ireland, mostra raffinati candelabri annessi alle decorazioni murarie in stile neoclassico disposte nella sala.
Delicati stucchi coprono i muri color malva della luminosa ‘Wedgwood Room’. Gli angoli smussati del soffitto a vela e l’innovativo approccio decorativo in Stile Adam rendono la sala splendidamente armoniosa nelle forme. Analogamente alle opere realizzate da Stapleton presso la Powerscourt House e Ely House di Dublino, il medaglione centrale rappresenta Minerva accompagnata da un soldato e un eroe inginocchiato. Le pareti laterali, il soffitto e l’architrave del camino sono caratterizzati da arabeschi floreali di gusto neo-classico; i pannelli monocromi con figure classiche e putti furono probabilmente ispirati ad Angelica Kauffmann. La figura mitologica di Bacco, vivacizzata con decorazioni di grappoli d’uva e strumenti musicali, caratterizza l’architrave in marmo del grande camino nella ‘Drawing Room’. Ai lati dello stesso si trova una coppia di tavolini da tè rettangolari, pieghevoli, intarsiati, in legno di rosa, decorati con vasi, festoni neoclassici e corone di fiori in stile Maggiolini. I due mobili settecenteschi, sulla parete opposta, presentano un medaglione centrale con figure classiche, un cassetto centrale e gambe squadrate.
Un pregevole tavolo del Bossi, contemporaneo alle decorazioni dell’intera Residenza, è sistemato nella ‘Library’. Il ripiano in marmo del mobile è arricchito da una colorata lavorazione di pietre dure: ghirlande ed inserti ovali con figure mitologiche sottolineano il raffinato gusto neo-classico dell’artista. Corredo della sala sono due arazzi della collezione Chigi e una raccolta di volumi antichi pubblicati tra la fine del diciassettesimo e il diciannovesimo secolo. La ‘Round Room’, al piano superiore, era riservata a Mrs. Vesey, che, in Irlanda come a Londra, riceveva nelle riunioni ‘bluestocking’ letterati e intellettuali dell’epoca.
La tradizione culturale di Lucan House continuò con i Colthursts che la tennero fino al 1921; l’interesse storico si intensifica con il passaggio della proprietà al discendente del Re d’Irlanda, Charles O’Connor Don e il successivo acquisto da parte di Sir William Bourke Teeling; oggi è tra le residenze diplomatiche più prestigiose d’Europa. Gli originali del progetto sono conservati presso la National Library of Ireland.
Gaetano Cortese è stato Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi dal 2006 al 2009 e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC) a L’Aja e dal 1999 al 2003 Ambasciatore d’Italia nel Regno del Belgio. In precedenza ha prestato servizio presso le sedi diplomatiche d’Italia di Zagabria, Berna, L’Avana, Washington e alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea di Bruxelles, in qualità di Ministro Consigliere. Dal 1992 al 1999 ha ricoperto l’incarico di Consigliere aggiunto per la Informazione e la Stampa del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. E’ autore di testi giuridici e di numerosi articoli di diritto comunitario e internazionale pubblicati quando a Parigi era Docteur de l’Université de Paris en Droit International della Facoltà di Giurisprudenza della Sorbona e a Roma Assistente di Organizzazione Internazionale e di Diritto Internazionale alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi (La Sapienza) di Roma.
Carlo Franza