Rosalba Carriera e le miniature su avorio a Cà Rezzonico a Venezia. L’artista più celebre nell’Europa nel Settecento.
Trecentocinquanta anni fa nasceva a Venezia Rosalba Carriera (1673 – 1757), destinata a diventare l’artista più celebre nell’Europa nel Settecento. In questa occasione Comune di Venezia e Fondazione MUVE, fino al 9 gennaio 2024 presentano nella rinnovata sede di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano, una mostra preziosa che indaga un aspetto particolare della produzione dell’artista: le miniature su avorio. Un’opportunità unica per vedere riunite ben 36 opere, raffinati ritratti, di grandissimo successo tra i contemporanei della pittrice ma giunti sino a noi in un numero esiguo, accanto ai celebri pastelli, documenti, disegni, stampe, provenienti dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da collezioni private.
Non tutti sanno, infatti, che Rosalba Carriera oltre a dedicarsi al ritratto a pastello fu una straordinaria pittrice di miniature, sulle tabacchiere prima e poi su avorio. Proprio a lei è dovuta la fortuna di questo genere, elevato da pratica “minore” e artigianale a pari dignità delle opere su tela. Attraverso una tecnica innovativa e alla grande abilità Rosalba Carriera riesce a portare, per la prima volta, sulla minuscola superficie dei fondini d’avorio la pennellata sciolta e vibrante della pittura su tela. Il successo fu immediato. Non ci fu viaggiatore che durante il suo soggiorno veneziano non ambisse a farsi fare un ritratto in miniatura della Carriera. È invece noto come l’eccellenza della pittrice nei ritratti trovò tutti d’accordo: dai Lord inglesi ai principi dell’Impero, diventando forse l’unica artista a raccogliere consensi unanimi tanto fra i sofisticati conoscitori del bel mondo internazionale quanto fra la tradizionalista e conservatrice aristocrazia veneziana.
La mostra a Ca’ Rezzonico è un’opportunità quanto mai unica per ammirare lavori di straordinaria fragranza e delicatezza, classici dell’arte del Rococò, istantanee della dolce vita dei nobili in cui ritroviamo i protagonisti di quella società mondana e galante della quale Rosalba ha fissato gli umori, il carattere e le vanità in modo impareggiabile.
Al contempo, restituendo un ricco patrimonio di dettagli sull’abbigliamento e sulle acconciature, espressione del gusto e dello stile della sua epoca, un fedele spaccato della storia della moda della prima metà del XVIII secolo. Alla pittrice spetta il più acuto ritratto dei personaggi della società veneziana ed europea del Settecento, e fondamentale è il suo apporto alla stessa ritrattistica francese: interpretò in modo impareggiabile gli ideali di grazia e di eleganza di un’intera epoca, quella “vita felice” della nobiltà entrata nell’immaginario collettivo e con cui identifichiamo l’Ancien Régime. Per quasi mezzo secolo le corti d’Europa cercarono di accaparrarsi i suoi servigi, eppure, nonostante i frequenti inviti e le generose proposte, salvo tre soggiorni alla corte del re di Francia, del duca di Modena e a quella dell’Imperatore a Vienna, rimase a Venezia dove lavorò incessantemente, per tutta la vita.
Carlo Franza