L’artista svizzero Thomas Huber e la prospettiva dell’arte al MASI di Lugano
KROMYA Art Gallery presenta l’esposizione On Perspective. Venti opere iconiche di Thomas Huber, in mostra nella sede di Lugano fino al 9 dicembre 2023, offrono una panoramica sui principali temi trattati nell’ultimo decennio dal noto artista svizzero, celebrato dal MASI Lugano con una personale nella sede del LAC.
L’esposizione On Perspective. Selected works from 2012 to 2020, in collaborazione con Ditesheim & Maffei Fine Art di Neuchâtel, propone una scelta di lavori che comprende dipinti a olio e acquerelli, due tecniche che accompagnano la produzione artistica di Thomas Huber sin dagli albori della sua carriera. Dai primi anni ‘80, Huber ha sviluppato una pratica che si può considerare come una sorta di narrazione visiva dedicata all’arte della pittura stessa. Nonostante la sua estetica possa apparire immediatamente “accessibile”, l’arte di Thomas Huber conduce in un mondo onirico, immaginario e al tempo stesso straordinariamente realistico, che interagisce con lo spettatore in un modo singolare.
L’architettura svolge un ruolo centrale lungo tutto il suo percorso creativo: l’artista ritrae spazi che richiamano sia quella classica, che quella utopica. Questi luoghi, sebbene potenzialmente reali, sono avvolti da un’aura enigmatica che offre una profonda esperienza agli osservatori. La prospettiva non è solo uno strumento di rappresentazione spaziale ma diventa parte integrante dell’opera, superando la semplice resa visiva, la profondità e il punto di vista.
È tutto un gioco di percezione e di prospettiva come si intuisce dall’opera che di questa esposizione è il “manifesto”: Besucherandrang (serie Am Horizont, 2015). Il grande dipinto mostra la stessa sezione architettonica ripetuta tre volte, fedele a sé stessa ma mai uguale agli occhi dello spettatore.
On Perspective parla di percezione della prospettiva, ma anche di prospettive di visione. Così l’atelier di Thomas Huber, uno dei soggetti ricorrenti nella sua opera, non è più un semplice studio, ma prende vita e si legittima attraverso la scelta del punto di vista da cui è stato ritratto o da cui l’artista desidera che lo spettatore lo contempli. In mostra da KROMYA sono presenti diversi esempi che indagano questo tema. Uno dei più emblematici è l’olio su tela Atelier Negativ (2015), che svela lo studio dell’artista a Berlino. All’interno di questo spazio dipinto Huber introduce due tele, creando così dei “quadri nel quadro”. In questo modo, l’artista sfida il pubblico a esplorare la dualità e la prospettiva all’interno delle sue opere, evidenziando la sua capacità di creare narrazioni visive complesse. Narrazioni che è possibile approfondire in diversi acquerelli presenti in mostra, che ritraggono lo studio dell’artista da varie prospettive.
Ma c’è di più: la riflessione che scaturisce da questi lavori si fa ancora più profonda, perché ci si chiede quali siano i luoghi più adatti a presentare l’arte. E, ancora una volta, lo spazio dipinto sembrerebbe avere la meglio sullo spazio fisico.
«Mi chiedo sempre quale sia il luogo ideale per esporre le mie opere», scrive Thomas Huber. «E alla fine arrivo sempre alla conclusione che non debba necessariamente essere uno spazio espositivo, ma che le opere possono esprimersi al meglio quando fioriscono nel loro elemento naturale, ossia quando vengono nuovamente presentate all’interno di un dipinto».
Tale concetto prende vita nella grande tela esposta nelle sale di KROMYA Art Gallery: si tratta di Massgaben (2013). L’opera raffigura una stanza piena di quadri: dal pavimento al soffitto, pareti incluse. Tutte le opere raffigurate nella tela esistono non solo al suo interno, ma anche nella realtà. Sono lavori che Thomas Huber ha realizzato nel passato, nel presente, oppure dei work in progress che troveranno compimento nel futuro. L’artista dipinge poi delle piccole porte sulle tre pareti visibili della sala, in modo da lasciare una “via di fuga” all’osservatore, qualora si sentisse sopraffatto da questo spazio che, come gli altri che caratterizzano le sue opere meno recenti, sono connotati da una sorta di “tensione”.
La riflessione sugli spazi dell’arte si declina anche nel tema degli Aushub (lett. scavi), cui Thomas Huber dedica numerosi dei suoi lavori più iconici. In mostra, gli acquerelli Aushub im Atelier (14 Luglio), realizzato nel 2014, e O.T (Senza Titolo) del 2015. Nelle immagini si vede l’atelier dell’artista in cui sono installati dei cavalletti vuoti. Al loro fianco, dei cumuli – simili a quelli di sabbia che si vedono nei cantieri edili – le cui dimensioni sono variabili. A fare da contrappunto a queste opere, in mostra è possibile ammirare altri due acquerelli. Qui, i cumuli sono scomparsi, e ora sui cavalletti appaiono delle tele. Nella visione di Thomas Huber, le tele sono spazi che è possibile “scavare”, perché hanno una infinita profondità: i cumuli rappresentano il materiale derivato da questo scavo. Sono le idee, la creatività, i sogni e le visioni dell’artista. Una volta che questi prendono vita sulla tela, ecco che i cumuli non sono più visibili, mentre si assiste alla “comparsa” dei dipinti sui cavalletti.
La mostra curata da KROMYA Art Gallery presenta inoltre degli importanti lavori che si legano a un tema molto caro all’artista: l’acqua e le sue infinite possibilità di svelare, riflettendoli, dettagli apparentemente nascosti. L’acqua è anche quella del Lago Maggiore, a cui l’artista è legato e a cui ha dedicato la sua produzione più recente. In esposizione, due acquerelli emblematici realizzati nel 2020: Glockenklang e Intérieur mit Schiff. Quest’ultimo rappresenta, dal punto di vista interno e, contemporaneamente, esterno, la residenza sul lago di Thomas Huber. Si tratta di un lavoro che precorre la serie Lago Maggiore, realizzata tra il 2021 e il 2023, esposta fino a gennaio al MASI Lugano.
L’esposizione di KROMYA Art Gallery verrà inaugurata martedì 24 ottobre alle ore 18.00. La Galleria rimarrà aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 10.00-16.00, mercoledì e sabato per appuntamento (T. +41 919 227000, tecla@kromyartgallery.com). Ingresso gratuito. Per informazioni: www.kromyartgallery.com.
Thomas Huber è nato a Zurigo nel 1955, primogenito di una famiglia dell’alta borghesia protestante della città. I suoi genitori erano affermati architetti, che vivevano in stretto contatto con l’ambiente intellettuale e artistico dell’epoca. Dopo aver completato gli studi a Zurigo, Huber ha deciso di perseguire la sua passione per l’arte.
Nel 1977-’78, ha iniziato il suo percorso presso la Kunstgewerbeschule di Basilea, una tappa formativa che ha gettato le basi per lo sviluppo delle sue abilità artistiche. La sete di conoscenza e la ricerca di nuove prospettive lo hanno poi spinto a continuare la sua formazione presso istituzioni di prestigio internazionale. Nel 1979 ha proseguito i suoi studi presso il Royal College of Art di Londra e dal 1980 al 1983 ha frequentato la Staatliche Kunstakademie di Düsseldorf, dove è stato guidato da Fritz Schwegler.
In questo periodo, Huber ha condiviso lo studio con altre personalità emergenti dell’arte contemporanea, tra cui Thomas Ruff, Katharina Fritsch, Thomas Schütte e Andreas Gursky. Questa fase formativa è stata cruciale per la sua crescita, rendendolo noto per uno stile pittorico singolare che sfidava le convenzioni artistiche dell’epoca. Nel 1984, il suo percorso ha raggiunto un momento decisivo con l’invito da parte di Kasper König a partecipare alla mostra collettiva Von hier aus a Düsseldorf. Questo evento ha aperto le porte del riconoscimento internazionale per Huber.
Da allora, le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e musei di tutto il mondo. La carriera di Thomas Huber è stata accompagnata da numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Kiefer Hablitzel nel 1984, il premio per giovani artisti svizzeri della Kunstgesellschaft di Zurigo nel 1993, il premio della Heitland Foundation nel 2004 e il prestigioso premio Meret Oppenheim nel 2013. L’artista ha anche ricoperto incarichi importanti nel mondo dell’arte: è stato direttore ad interim del Centraal Museum di Utrecht nel 1992, professore alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig dal 1992 al 1999 e presidente del Deutscher Künstlerbund dal 2000 al 2002. Nel 2023, Thomas Huber è stato selezionato per presentare il suo progetto Dawn / Dusk nel contesto della sezione Art Unlimited di Art Basel (Galerie Skopia, Genève), confermando il suo ruolo di artista di spicco nel panorama internazionale.
Nel 2023, l’artista è a Lugano con due mostre: al MASI con l’esposizione Thomas Huber. Lago Maggiore e, presso KROMYA Art Gallery, con On Perspective. Selected works from 2012 to 2020.
ABOUT. KROMYA Art Gallery è stata fondata nel 2018 nel cuore di Lugano, in Svizzera. La Galleria ha sede in un classico appartamento di inizio Novecento, all’interno del parco di Villa Saroli, piccolo gioiello botanico con adiacente Orangerie. Nel 2020 è stata aperta una seconda sede a Verona, in Italia, luogo strategico e culturalmente interessante. La Galleria si trova in centro storico, a pochi passi dall’Arena di Verona. La mission della Galleria è costruire ponti tra nazioni e generazioni, attraverso un programma dinamico che copre arte, formazione e ospitalità. KROMYA espone una serie di artisti italiani e svizzeri del XX e del XXI secolo, affermati ed emergenti, proponendo una programmazione focalizzata sulle loro opere e sulla loro ricerca, creando momenti di scambio culturale per un pubblico diversificato, attraverso mostre, presentazioni e conferenze.Nel 2020 è stata aperta una seconda sede a Verona, in Italia, luogo strategico e culturalmente interessante. La Galleria si trova in centro storico, a pochi passi dall’Arena di Verona.
L’attività espositiva è distinta nelle sezioni denominate “Camere” e “•YOUNG”. La prima è dedicata ai maestri storicizzati e agli autori con un curriculum strutturato. La seconda è rivolta agli autori più giovani, individuati attraverso un’attenta attività di ricerca e di scouting.
KROMYA ha presentato ad oggi oltre 30 “Camere”: a ogni mostra corrisponde, infatti, una “Camera”, in omaggio alla tradizione tedesca del Dopoguerra di ospitare gallerie d’arte all’interno di appartamenti. Questo tipo di allestimento consente di costruire percorsi intimi, domestici, nei quali ogni artista trova uno spazio dedicato, sia durante le esposizioni personali che le collettive.
Nel maggio del 2019 KROMYA Art Gallery apre una nuova sezione chiamata “•YOUNG”, inaugurata con l’artista svizzero Andreas Waldmeier. “•YOUNG” è la sezione che permette di indagare nuovi linguaggi, approfondire la conoscenza di nuove generazioni di artisti, sostenerli e valorizzarli.
Oltre a presentare un palinsesto dinamico di mostre, la Galleria ha partecipato a varie fiere d’arte, tra le quali Roma Arte in Nuvola, ArtVerona, SWAB Barcelona Art Fair, Miart, WopArt Fair. Collabora inoltre con la neonata GAL (Associazione Gallerie d’Arte Lugano), per presentare ad un vasto pubblico mostre di qualità museale.
Carlo Franza