“Mai Sottomessi” il libro di Silvia Sardone in difesa dei valori dell’Occidente, insieme all’importanza della lotta al terrorismo e al fanatismo islamista.
Ho letto d’un fiato il libro “bomba” di Silvia Sardone, ha per titolo “Mai sottomessi”, potremmo definirlo una sorta di vangelo contemporaneo. Man mano che procedevo nella lettura mi tornavano chiare le parole e gli scritti della giornalista e scrittrice controversa, Oriana Fallaci, che prese una posizione ben radicale riguardo l’Islam e il fondamentalismo Islamico. Criticata, definita più volte razzista e incapace di una visione multiculturale, Oriana Fallaci non ha mai ritrattato sulle sue visioni a riguardo. Oggi, poi, alla luce dei recenti sviluppi della guerra fra Israele e Palestina, gli equilibri sembrano assottigliarsi sempre più e il pensiero della Fallaci ritorna in auge fra fazioni che la sostengono e chi, invece, prende le distanze.
Mi sono chiesto anch’io più volte se l’integrazione degli islamici all’interno della società cristiana e laica fosse possibile. Una domanda che, tutt’oggi, sembra trascinare divisioni. La visione di Oriana Fallaci sul tema Islam è, però, sempre stata chiara, tanto da utilizzare un termine come Eurabia per descrivere il processo di colonizzazione dell’Islam verso l’Europa; e secondo la Fallaci l’Europa sarebbe in via di un’arabizzazione sempre più accentuata, cadendo sempre più in mano all‘Islam. Ora il libro di Silvia Sardone è un capitolo nuovo, forte e chiaro che getta luce sul problema irrisolto. Un problema che l’Europa presto dovrà risolvere alla luce anche delle prossime Elezioni Europee e delle svolte che in più parti d’Europa -vedi l’Olanda- stanno portando le destre al governo.
“Puttana ti taglio la gola”, “ti accoltello”, “muori”, “sei da bruciare”, “ti uccido”, “ti soffocherei”, “esplodi”, “ti spacco la faccia”, “troia schifosa devi morire” e ancora deliri come “o diventerete musulmani come noi o per voi non ci sarà posto”, “Siamo arabi, non europei. Ti decapitiamo”. Sono alcune delle minacce che l’onorevole Silvia Sardone dice di aver ricevuto, ormai da anni, per le posizioni contro l’islamizzazione dell’Europa e contro il velo islamico che lei -e non solo lei- considerano un simbolo di sottomissione e non di libertà. Il libro è un atto di accusa contro l’ipocrisia delle istituzioni europee che rinnegano la nostra identità e la nostra storia. La Sardone analizza i danni del politicamente corretto e descrive la cronaca amara dei tentativi di nascondere le nostre tradizioni e la nostra cultura per non urtare i “nuovi arrivati” di fede islamica.
Delinea il dramma crescente, anche in Italia, delle violenze sulle donne che osano ribellarsi alle regole religiose, all’imposizione del velo e dei matrimoni combinati. Racconta quanto sta accadendo in numerosi Paesi, a partire dalla Francia e dal Belgio, dove interi quartieri sono ormai territori islamici e in cui lo Stato non esiste. Nonostante le numerose minacce ricevute ha voluto portare avanti questa battaglia di libertà a sostegno dei valori dell’Occidente sempre più sotto attacco a causa del pericolo islamista in Europa.
Silvia Sardone. Giuslavorista, Europarlamentare, amministratrice locale e mamma di 2 bambini. Laureata a pieni voti in giurisprudenza, con dottorato di ricerca in relazioni di lavoro e master in business administration. E’ sotto scorta per le minacce di morte ricevute per le sue posizioni sul velo islamico e sulle moschee abusive. Le battaglie che ha portato avanti “contro l’islamizzazione dell’Europa” le ha racchiuse in libro, ‘Mai sottomessi – Cronache di un’Europa islamizzata’, che “racconta la pericolosa deriva dell’Europa di fronte all’islamismo”. Ha sempre coniugato la sua professione con l’impegno politico. Si dedica, da anni, ai temi della sicurezza, dell’immigrazione e del rilancio delle periferie mentre in Europa è coordinatrice del suo gruppo nella commissione ambiente, sanità e sicurezza alimentare.
Carlo Franza