Ricca tornata dell’Asta il Ponte sull’Arte Contemporanea con nuovi record mondiali e capolavori riscoperti. L’arte italiana in vetta alle vendite del mercato internazionale
Torna alla ribalta l’Asta Il Ponte. La tornata d’Asta del 28 e 29 novembre 2023 ha sorpreso non pochi, perché un “botto” così forte nel mercato dell’arte, del collezionismo e del valore dell’arte non si vedeva da qualche tempo. I risultati dell’Asta Il Ponte-Milano riservata all’Arte Moderna e Contemporanea hanno lasciato tutti sorpresi, viste le opere offerte, le scelte operate, le cifre raggiunte.
È un’istantanea di grandi soddisfazioni quella che immortala e storicizza sul mercato dell’arte i risultati dell’asta di arte moderna e contemporanea del 28 e 29 novembre 2023: oltre € 5,5 milioni di fatturato, il 92% di lotti venduti, il 155% di rivalutazione dei prezzi base e 3 nuovi record mondiali per gli artisti italiani Ennio Morlotti, Bruno Munari ed Edgardo Mannucci.
Meraviglia non poco il fatto che si è potuto assistere ad un’escalation esplosiva fatta di rilanci e di una gara tra offerenti collegati da ogni latitudine, da tutto il mondo; a motivo anche del fatto che tutti erano a conoscenza del catalogo che fin dalla sua pubblicazione mostrava in bell’evidenza le opere contese tanto da svelare un’attenzione del pubblico con più di 10mila letture digitali e oltre 100mila visualizzazioni online da migliaia di utenti connessi.
Il primo exploit della vendita è dell’artista Hans Hartung (€ 252.000), seguito dagli straordinari risultati raggiunti dalla museale “Collina a Imbersago (Paesaggio con figure)” di Ennio Morlotti (€ 201.600) e dall’opera ritrovata “Buccia di Eva” di un inedito Bruno Munari futurista (€ 176.400).
Il colpo di martello sancisce la performance di artisti come Paolo Scheggi con “Zone riflesse” (€ 138.600), Renato Guttuso e la sua opera monumentale “Il bosco d’amore” (€ 100.800) e premia, nell’ambito del primo Novecento, l’incredibile modernità di due capolavori su carta di Angelo Morbelli: “La sedia vuota” e “Il Natale dei rimasti” – entrambi venduti per € 50.400.
Risultati premonitori di un trend in ascesa sono la scultura “Sole elogio del 3” di Giò Pomodoro (€ 37.800), il dipinto “Black City New York” di William Congdon (€ 35.280) e il record della labirintica “Spirale” dello scultore Edgardo Mannucci (€ 18.900).
Ecco un parziale elenco di opere vendute in asta. Un trionfo senza pari. Unico. Grazie alla forza di chi ha selezionato e proposto, di chi ha lanciato in asta, di volta in volta, capolavori assoluti.
Lotto 68
Hans Hartung, “T1962-E44” 1962, acrilico e grattage su tela, cm 162×100. Venduto € 252.000
Lotto 43
Ennio Morlotti, “Collina a Imbersago (Paesaggio con figure)” 1956, olio su tela, cm 207,5×167. Venduto € 201.600
Bruno Munari, “Buccia di Eva” 1929-30, tempera su tela, cm 80×205. Firmato in basso a destra. Venduto € 176.400
Lotto 77
Paolo Scheggi, “Zone riflesse” 1966, acrilico rosso su tre tele sovrapposte, cm 60x80x5. Firmato e datato 66 al retro. Venduto € 138.600
Lotto 104
Renato Guttuso, “Il bosco d’amore” 1984, olio su tela, cm 300×410,5. Firmato in basso a destra. Venduto € 100.800
Lotto 1
Angelo Morbelli, “La sedia vuota” 1902, conté e pastello su carta, cm 54,5×79. Firmato e datato 1902 in alto a sinistra. Venduto € 50.400
Angelo Morbelli, “Il Natale dei rimasti” 1902, conté e pastello su carta, cm 53,5×102,5. Firmato e datato 1902 al centro verso destra.
Venduto € 50.400
Giò Pomodoro, “Sole elogio del 3” 1973, bronzo, cm 55x45x35. Timbro della fonderia, datato 73 e numerato ‘3/3’. Venduto € 37.800
Lotto 70
William Congdon, “Black City New York” 1949, olio su tavola, cm 75,5×114,5. Firmato e datato 49 in basso a destra. Firmato e datato 6.2.49 al retro.
Venduto € 35.280
Edgardo Mannucci, “Spirale” 1973-74, lamina di rame dorato, tubo in rame, vetro, su base in marmo, cm 156x50x50. Venduto € 18.900
Carlo Franza