Bellinzona, gennaio 2024 – Sono usciti gli scritti sull’arte di uno dei maggiori poeti in lingua italiana del Novecento, raccolti in un agile volume con 176 pagine e 23 illustrazioni a colori, per le Edizioni Casagrande di Bellinzona   in coedizione con Museo Villa dei Cedri.  Il volume ha per titolo “Struttura luce poesia di Giorgio Orelli” ed esce in occasione dei dieci anni dalla morte del letterato svizzero.  I testi raccolti sono stati scritti da Orelli fra il 1950 e il 1984 per presentare mostre in musei e gallerie e opere di amici artisti. Nel volume è presente “un inserto a colori con riproduzioni di una ventina di opere degli artisti esaminati”, si legge nella nota. Fra queste, si citano lavori di Pierino Selmoni, Cesare Lucchini e Alina Kalczynska. “Estremamente sensibile al discorso artistico”, Orelli “inventa un nuovo linguaggio per parlare d’arte, che si muove fra la saggistica e il racconto”.

Nella sua lunga vita Giorgio Orelli, tra i maggiori poeti di lingua italiana del secondo Novecento, è stato più volte sollecitato da musei, gallerie e soprattutto dai suoi stessi amici artisti a scrivere e a leggere in pubblico testi di presentazione per mostre e cataloghi, poi ripresi da giornali e riviste. Per parlare di pittura, scultura, incisione e disegno senza tuttavia improvvisarsi critico d’arte, Orelli inventa le sue metafore e i suoi modi di dire, e una forma saggistica ora concentrata, ora più divagante e pronta a sconfinare nel racconto. I testi qui raccolti da Ariele Morinini rivelano un’idea di arte in cui trovano posto anche artisti poco conosciuti, ma che dimostrano di possedere, oltre alle indispensabili conoscenze tecniche, una vera visione, perseguita senza lasciarsi distrarre dalle tendenze del momento o dalle lusinghe della facilità.

Il volume comprende un inserto a colori con riproduzioni di una ventina di opere degli artisti esaminati (Ubaldo Monico, Giuseppe Bolzani, Italo Valenti e Carlo Carrà, per citarne alcuni) e un saggio del curatore che, oltre a contestualizzare la “critica d’arte” di Orelli, mostra come la pittura sia entrata nella sua poesia, in un processo di scambio tra arte dei colori e delle forme spaziali e arte della parola.

Giorgio Orelli (Airolo 1921 – Bellinzona 2013), Casagrande ha recentemente pubblicato i libri di racconti Pomeriggio bellinzonese (2017) e Rosagarda (2021). Tutte le poesie sono pubblicate negli Oscar Mondadori (2015).

 Ariele Morinini (Locarno, 1988), dottore di ricerca in italianistica all’Università di Losanna, è autore di Il nome e la lingua. Studi e documenti di storia linguistica svizzero-italiana (2021, Premio Giovanni Nencioni) e Silenzi soffiati. Sulla poesia di Giorgio Orelli (2021).

Carlo Franza

 

 

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