Ai lettori gli auguri più veri e intensi di una Buona Pasqua. Ad essi offro in lettura tre poesie sul tema pasquale, di tre grandi poeti italiani, Alessandro Manzoni, Ada Negri e Andrea Zanzotto. Non parole altre, non opinioni, non fumoserie, come ne circolano tante, ma la poesia, cuore del mondo.

 Andrea Zanzotto. Poeta italiano, Andrea Zanzotto è nato a Pieve di Soligo il 10 ottobre 1921 ed è morto a Conegliano il 18 ottobre 2011. Poeta, italianista, è uno dei principali poeti della poesia italiana del Novecento.

 Elegia Pasquale
Pasqua ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov’è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l’agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti.
E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l’esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane.
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell’odio;
è mia questa inquieta
Gerusalemme di residue nevi,
il belletto s’accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d’uova e di rosei regali,
e il cielo e il mondo è l’indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi è l’ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno.

 

 

Alessandro Manzoni. Manzoni è nato a Milano nel 1785 da Giulia Beccaria e dal conte Pietro Manzoni. E’ cresciuto tra la casa di Milano e la dimora di campagna presso Lecco, in un clima di dissidi familiari. Dopo la separazione dei genitori, Manzoni   è rimasto a Milano con il padre ed ha studiato prima presso i padri Somaschi e poi al collegio dei Barnabiti. La madre lo ha invitato a Parigi quando Manzoni aveva 20 anni. Rientrato a Milano per la morte del padre, ha conosciuto Enrichetta Blondel, di confessione calvinista, che ha sposato un anno dopo con rito evangelico. Con tale evento si individua il momento della conversione di Alessandro al cattolicesimo, avvenuta nel 1810 dopo quella della moglie. Gli anni successivi sono i più fecondi per lo scrittore: scrive i Promessi Sposi.   Una serie di sciagure tra cui la morte di Enrichetta hanno accentuato i disturbi psichici del Manzoni, come l’agorafobia e la depressione. Si è sposato in seconde nozze con Teresa Borri. E’ morto a Milano nel 1873, circondato dall’affetto di molti amici.

Resurrezione 
E’ risorto: il capo santo
più non posa nel sudario
è risorto: dall’un canto
dell’ avello solitario
sta il coperchio rovesciato:
come un forte inebbriato,
il Signor si risvegliò.
Era l’alba; e molli il viso
Maddalena e l’altre donne
fean lamento in su l’Ucciso;
ecco tutta di Sionne
si commosse la pendice
e la scolta insultatrice
di spavento tramortì.
Un estranio giovinetto
si posò sul monumento:
era folgore l’aspetto
era neve il vestimento:
alla mesta che ‘l richiese
dié risposta quel cortese:

è risorto; non è qui.

 Ada Negri. Poetessa e scrittrice, Ada Negri è nata a Lodi il 3 febbraio 1870 ed è morta a Milano l’11 gennaio 1945. Durante l’infanzia ha trascorso molto tempo con la nonna, che lavorava nella portineria del palazzo della nobile famiglia Barni. Ha perso il padre quando aveva appena un anno e la madre ha lavorato duramente per permetterle di studiare. Si è diplomata come maestra presso la Scuola Normale femminile di Lodi. E’ entrata in contatto con i membri del Partito Socialista Italiano. Nel 1913 si è trasferita a Zurigo, dopo il fallimento del suo matrimonio con Giovanni Garlanda, dove ha vissuto fino all’inizio della Prima Guerra Mondiale. Nel 1931 ha ottenuto il Premio Mussolini per la carriera, diventando ufficialmente intellettuale di regime.

Pasqua
E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l’april l’amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch’oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l’eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.

 

Ancora un augurio di pace e di speranza.

Carlo Franza

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