Narni si propone nel panorama dell’arte contemporanea con una serie di eventi promossi dalla Fondazione Caporrella e dal Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea Baronissi, organizzati dalla Società ArcheoAres, e sostenuti dal Comune di Narni con il patrocinio della Regione Umbria e della Fondazione Il Giardino di Daniel Spoerri – Hic Terminus Haeret.

La prima possibilità di incontro si avrà con le mostre DANIEL SPOERRI E. Tableaux-pièges e bronzi. La collezione Caporrella” allestita alla Rocca e L’ETÀ DEL BRONZO. Sculture contemporanee dalla Fondazione Caporrella accolta in Palazzo Eroli che ha aperto i battenti il 12 aprile e si concluderanno il 6 novembre 2025, primo anniversario della scomparsa di Daniel Spoerri.

La mostra Daniel Spoerri è innanzitutto un tributo a uno dei maestri del Nouveau Réalisme, celebre per i suoi Tableaux-pièges, presenti in mostra, e per il parco di sculture di Seggiano.

Negli spazi della Rocca Albornoz e di Palazzo Eroli andrà in scena una grande storia di arte  ed amicizia. Circa 70 capolavori di scultura della Fondazione d’arte “Vittorio Caporrella” – FFONDARC,  andranno a indagare i confini tra arte e artigianato, tra ideazione ed esecuzione.

FFONDARC, nella sovrapposizione fra fonderia d’arte e fondazione, costituisce un unicum nel panorama del collezionismo. Al di là del numero e della qualità delle opere, quel che caratterizza il patrimonio della Fondazione è la storia di amicizia e d’arte da cui emergono quelle creature in bronzo, frutto del lavoro congiunto tra il fonditore Pietro Caporrella e gli artisti che, in 40 anni di attività, si sono rivolti a lui per dare corpo e vita alle loro intuizioni: Daniel Spoerri, Arman, Agostino Bonalumi, Pietro Cascella, Nunzio, Umberto Mastroianni, Enrico Baj…solo per citarne qualcuno.

Il pregio straordinario di queste due mostre consiste quindi nell’entrare idealmente nell’officina dell’artefice, e di respirare quel processo creativo a quattro mani e due energie che, nell’atto della fusione, fa dissolvere il confine tra arte e artigianato. L’evento di Narni propone quindi una visuale unica mettendo a fuoco il ruolo dell’artista e dell’artiere. Una funzione, quella dell’artiere, talvolta misconosciuta, talvolta sottovalutata, ma non certo dagli artisti che hanno affidato alla sapienza di Caporrella i loro progetti, in una vicenda di fiducia e amicizia, che si è dipanata per decenni e che ci consegna oggi la testimonianza di una stagione della storia dell’arte.

La mostra dedicata a Daniel Spoerri, presente alla Rocca Albornoz, propone circa quaranta sculture a suggellarne un primo tributo in Italia a pochi mesi dalla scomparsa.
All’interno di Palazzo Eroli, sede del Museo della Città e del Territorio di Narni, sarà possibile godere del confronto tra il celebre Violino di Arman e l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio, accanto a altri protagonisti del Nouveau Réalisme,
e a opere di grandi artisti come Arman, Enrico Baj, Giovanni Balderi, Agostino Bonalumi, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, César (Baldaccini), Claudio Costa, Gino Filippeschi, Edgardo Mannucci, Umberto Mastroianni e altri.

Carlo Franza

 

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