L’Università del Salento. Si celebra il 70° Anniversario dell’Università di Lecce (aprile 1955 – 2025).
L’Università di Lecce fu fondata nell’aprile 1955. Ricorre quest’anno, il 70° anniversario dell’Università del Salento, è il secondo Ateneo di Puglia e penso uno dei più significativi del Mezzogiorno dopo Napoli. Lo scorso 17 gennaio 2025 il Presidente della Repubblica
Italiana, Sergio Mattarella, ha commemorato questo importante anniversario partecipando alla cerimonia di inaugurazione del 70° Anno Accademico dell’Università salentina, intervenendo presso il Centro Congressi di Ecotekne.
Le origini di Unisalento -denominazione attuale- sono fatte risalire all’aprile del 1955, quando l’Amministrazione Provinciale di Lecce approvò l’istituzione di un consorzio universitario, al quale aderirono, oltre all’Ente Provincia, tutti i comuni della provincia stessa assieme ad altri enti. Visione lungimirante di una classe dirigente cui appartenevano persone dello spessore del compianto Onorevole Giacinto Urso, democristiano, poi anche Sottosegretario al Ministero Pubblica Istruzione, tra i protagonisti della fondazione. Le prime lezioni presso la neonata Università degli Studi di Lecce vanno fatte risalire al novembre 1955, quando presero il via i tre corsi di laurea propri delle Facoltà di Magistero: Materie Letterarie, Pedagogia e Lingue e letterature straniere, oltre alla scuola in Vigilanza scolastica. La Facoltà di Lettere apparve
troppo impegnativa, eppoi vi era quella di Bari con colleghi docenti di prim’ordine, da Mario Sansone a Francesco Tateo, da Arcangelo Leone De Castris a Vitilio Masiello, fino a Michele Dell’Aquila, quest’ultimo gran conoscitore e studioso che ha collaborato con me intorno a studi significativi che abbiamo portato avanti sull’amico Prof. Marino Piazzolla che viveva e insegnava a Roma, poeta e autore di quel capolavoro che è stato “Lettere alla sposa demente”. A Bari, il glorioso Ateneo del capoluogo pugliese era invece stato inaugurato nel 1925 con il nome di “Università Adriatica Benito Mussolini”, un’intitolazione che perse nel 1943 per assumere nel
2008 quella attuale di “Aldo Moro”; trasse la sua origine dal Regio Liceo Delle Puglie, un insieme di scuole di alta formazione fondato nel 1774 e un tempo ubicato nell’edificio che oggi ospita il Liceo Flacco. Il primo rettore dell’
Università di Lecce fu Giuseppe Codacci Pisanelli, oltre vent’anni di rettorato, dal 1956 al 1976. Al 1958 risale l’apertura della facoltà di Lettere e Filosofia riconosciuta legalmente nell’anno successivo 1959. L’Università degli Studi di Lecce diventa a tutti gli effetti un Ateneo statale al termine dell’Anno Accademico 1967-1968, con l’istituzione della terza facoltà, quella di Scienze matematiche, fisiche e naturali.
Oltre agli intensi rapporti culturali e di amicizia con il Prof. Donato Valli studioso di Ungaretti, Clemente Rebora e Girolamo Comi, e con il Prof. Mario Marti, Ordinario di Letteratura Italiana, grande dantista, che era stato assistente a La Sapienza a Roma del Prof. Natalino Sapegno; inoltre mi preme ricordare l’amico Prof. Angelo Prontera dell’Università degli Studi di Lecce (docente di Storia della filosofia- Facoltà di Magistero) che nel 1977 ci vide insieme organizzatori e relatori -il sottoscritto allora era già professore all’Università La Sapienza di Roma- del Convegno sul filosofo francese Charles Péguy (1873-1914); i miei studi su Peguy furono allora pubblicati sulla rivista “Alla Bottega” di Milano, dove scriveva anche un altro docente dell’Università di Lecce, il professor P. F. Quarta.
E’ solo nel 2007 che si arriva all’attuale denominazione, anno in cui l’Università degli Studi di Lecce diventa definitivamente Università del Salento. Oggi l’Ateneo salentino è in consequenzialmente in crescita, vi sono ben otto dipartimenti universitari e può contare su una media di studenti che supera ampiamente le ventimila unità.
La presenza dell’università, prima a Lecce e poi nel Salento, ha determinato una crescita del territorio del Capo di Leuca in diversi ambiti, culturale e scientifico, ma anche in tema di economia locale e progresso collettivo. Un ruolo importante l’Università degli Studi di Lecce, ora Università del Salento, lo ha certamente avuto in ambito letterario, in particolare indirizzando gli studi e gli studenti alla ricerca delle origini della nostra terra. Una ricerca mai sterile e fine a sè stessa, bensì sempre mirata alla tessitura di una tela culturale identitaria. In tal senso un plauso comunitario va riconosciuto ai dipartimenti umanistici e alle personalità di ieri e di oggi per avere intrapreso, con orgoglio di appartenenza, questo processo che da più di un ventennio ha trasformato una terra di periferia in un luogo di attrazione culturale e turistica.
Lo stesso professor Donato Valli, ordinario di Storia della Letteratura Moderna e Contemporanea, poi Rettore della medesima università, che aveva avviato e concluso superbi studi su Girolamo Comi, e pubblicato ad esempio preziosi volumi dal titolo “Aria di Casa” usciti per le Edizioni Congedo Editore, ha puntato il dito su poeti e Scrittori salentini, facendo così conoscere poeti come Vittorio Bodini, Carlo Franza, Vittorio Pagano, Rina Durante e altri; nomi di tanti nostri poeti e scrittori meridionali. Se oggi il Salento non è solo una regione geografica, è grazie soprattutto all’università e ai professori che hanno con insistenza, indirizzato la ricerca e lo studio verso il recupero delle tradizioni popolari e della letteratura “minore” del sud. E oltre a Donato Valli penso agli amici professori Ennio Bonea, Giuseppe Antonio Camerino già collega all’Università La Sapienza di Roma, poi a Lecce, così Ornella Confessore prima a Roma- La Sapienza poi a Lecce, Adriana Poli Bortone, ecc.
E’ certo che illustri figure hanno svolto un ruolo importante per l’Ateneo che allora si chiamava Università degli Studi di Lecce, soprattutto Giuseppe Codacci Pisanelli e Donato Valli, assieme hanno guidato trenta dei settanta anni dell’università salentina.
Carlo Franza