Ha preso il via all’Ospedale Niguarda di Milano “Arte che cura. L’Ospite”, l’iniziativa culturale frutto di un accordo di valorizzazione siglato tra la Fondazione Ospedale Niguarda e la Pinacoteca di Brera. Il progetto, che intende portare le opere d’arte in luoghi di sofferenza, si affianca alle iniziative di arte-terapia già presenti nei percorsi di Niguarda come strumento fondamentale per dare sollievo e confronto sia ai pazienti che ai medici e il personale sanitario, impegnati quotidianamente nella cura e nell’assistenza.

A partire dal 22 maggio 2025, nella hall del Blocco Sud, è stata esposta un’opera d’arte proveniente dalla collezione della Pinacoteca di Brera e conservata presso la Quadreria Arcivescovile di Milano. Seguiranno altre esposizioni di opere provenienti dalla collezione Braidense.

La prima, in esposizione fino al 30 giugno 2025, è una copia risalente al 1635 circa dell’opera “Madonna del velo” di Raffaello, realizzata originariamente tra il 1511 e il 1512 per la Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma. Gli studiosi non hanno ancora definito con certezza chi sia l’autore. Le tesi più accreditate attribuiscono il dipinto a Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato.

A giustificare la scelta di questo dipinto come primo Ospite dell’Ospedale Niguarda è stato  il direttore della Pinacoteca di Brera: “Il tema in questo contesto e la scelta della sua esposizione nel mese mariano sottolinea ancor di più il valore simbolico di sollievo e di riflessione sui valori importanti della vita, sugli affetti, sulla famiglia e sull’amore materno in un ambiente di sofferenza e di cura come quello ospedaliero”.

“Nel 1940, pochi mesi dopo la sua inaugurazione, Niguarda era già noto come ‘La città dell’Arte’ perché accanto ai servizi di assistenza e cura era anche un luogo di cultura – spiega Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda – Il nostro legame con l’arte continua ancora oggi e si rafforza anche grazie al nostro approccio One Health che mira a curare non solo le persone, ma anche il luogo in cui vivono e lavorano, l’aria che respirano e le interazioni che hanno con le altre specie”.

“L’arrivo dell’opera dalla Pinacoteca di Brera è un’altra iniziativa della Fondazione Ospedale Niguarda che in poco meno di due anni ha raggiunto importanti traguardi e sviluppato tanti progetti in favore dei pazienti – conclude Riccardo Bertollini, segretario della Fondazione Ospedale Niguarda – Le prossime iniziative saranno la cena di raccolta fondi per il progetto ‘Sport per Crescere’, che si terrà il prossimo 23 giugno al Centro Ippico Vittorio Di Capua, e la serata al Teatro alla Scala il 30 marzo 2026”.

Carlo Franza

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