Il metodo germinato dalle prime ricerche sull’ambiguità percettiva dello spazio tridimensionale Enzo Mari è stato un inventore di linguaggi, da lui considerati strumenti necessari a “migliorare la qualità e l’efficacia di comunicazione della conoscenza”. Definirlo è impossibile: un artista, un progettista, un architetto, un grafico, ma anche un teorico, un pedagogista, un intellettuale, forse un filosofo, un utopista, queste sono solo alcune delle tante sfaccettature di una personalità complessa e rivoluzionaria. La radice della sua metodologia progettuale, che caratterizza il processo di tutte le ricerche successive da lui praticate, ha origine nelle sue prime indagini nell’ambito delle arti visive, quelle investigazioni […]