Andy Freeberg fotografo statunitense di New York City dov’è nato, studiando poi all’Università del Michigan, che ha  già collocato le sue opere in importanti  musei del mondo, ha riunito anche le sue foto recenti in un bel libro dal titolo “Guardians” che ha vinto nel 2010 il Critical Book Award Messa di Photolucida. Ha fotografato  i guardiani dei grandi musei nazionali russi, al cento per cento donne che restano sedute nelle diverse sale a controllare le opere  esposte al pubblico. Così è stato per l’Hermitage di San Pietroburgo, ugualmente per Pushkin di Mosca. Ma ha anche fotografato i guardiani dei più importanti musei del mondo. Ora questo opere, foto lucide a grandezza naturale, vero e proprio capitolo visivo,  sono esposte alla Andrea Meislin Gallery di New York(534West 24th Street) dopo essere state esposte nel 2012 alla Meislin Gallery di Parigi dove fui presente all’inaugurazione ed ebbi modo di conoscere l’artista. Nelle opere figurano due elementi, persone e quadri, donne statuarie, rigide e severe alcune, talaltre  vere e proprie casalinghe lì collocate a rendere un servizio alla nazione. Oltre al fatto d’essere state immortalate in contesti culturali, queste donne dipendenti andrebbero studiate   sia per il ruolo che ricoprono in Russia, sia per le posture,  che per  il sottile rapporto che le lega alle opere da loro vigilate. Il catalogo che raccoglie queste vigilantes dell’arte  è introdotto dal testo di Clifford J. Levy, capo della redazione del New York Times a Mosca. Realismo prezioso, realismo russo, realismo ossessivo, lo spettatore si trova quasi calato in quelle stanze ritratte, si colgono dettagli  che vanno dalla manutenzione dei musei alle vigilanti, senza tralasciare i dipinti  e le sculture, antichi  e moderni,  Degas, Michelangelo, Matisse, Malevic,ecc. Mostra di grande livello e capace di raccontare non solo l’arte ma la vita e il mondo intero.

 Carlo Franza

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