BORSINO DELL’ARTE 2016. I primi dieci artisti al top nel primo semestre 2016. Investimento sicuro, storia e bellezza.
Una mappatura vera e completa sull’andamento dell’arte italiana nelle aste internazionali da gennaio a giugno 2016, lascia leggere un numero ristretto di artisti italiani. Certo di taluni nomi già storicizzati, non ci sono molte opere in circolazione, ma va anche detto che per autori come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alighiero Boetti o Michelangelo Pistoletto non c’è stata una movimentazione di rilievo come nei mesi trascorsi. Intanto da gennaio a giugno si sono avuti alcune performance significative come il nuovo record d’asta di Alberto Burri che, per la prima volta, ha superato i 10 milioni di euro (diritti esclusi) il 10 febbraio scorso da Sotheby’s a Londra; certo un risultato atteso, specie dopo la grande retrospettiva al Guggenheim Museum. E sempre a febbraio risale anche il record di Mimmo Rotella con 1.168.110 € di hammer price ovvero prezzo aggiudicato, realizzato da Phillips con “Untitled” del 1964. Devo però significare che il mercato di Rotella oggi è fortemente stabile. Record “internazionali” li abbiamo anche per Fabio Mauri (da Dorotheum) e Carol Rama che, dopo il primato stabilito da Wannenes, ha nuovamente raggiunto a Londra da Christie’s la cifra di 120.890 € per “Bricolage”, opera del 1967 battuta il 30 giugno scorso. Ancora momenti di paradiso per Amedeo Modigliani e per Rudolf Stingel che, sul fronte dell’attualità, oggi è un vero vessillo; un ruolo confermato anche dall’ultima edizione di Art Basel dove il fatturato legato a sue opere è stato superiore ai 22 milioni di dollari. In testa anche il ritorno di Maurizio Cattelan che con la scultura Him (Hitler) ha superato i 17 milioni di dollari, nuovo record d’asta il 9 maggio scorso da Christie’s New York. Nella stessa asta del record di Cattelan nuovo primato anche di Paola Pivi, con 227.000 $ per Untitled (Donkey). Come si vede nei cataloghi delle aste internazionali di arte italiana ne abbiamo, e questo è confortevole per il nostro mercato e per i collezionisti che inseguono giornalmente opere e autori. Naturalmente adesso non resta che attendere le “The Italian Sale” per notare se certi segnali si andranno a confermare o se sono solo fiammelle saltuarie. Nel primo semestre dell’anno 2016 una serie di case d’asta italiane (escluse quindi Sotheby’s e Christie’s) hanno battuto vendite di arte moderna e contemporanea con un aggiudicato complessivo, diritti inclusi, di 38.272.820 euro facendo registrare un +16.6% sullo stesso periodo del 2015. In aumento anche il tasso di venduto, passato dal 71% dello scorso anno al 74% dei primi sei mesi del 2016, come è pur vero che molte opere passate in asta in Italia, hanno preso -al 50%- la via dell’estero. E dopo un 2015 estremamente positivo per le aste italiane di arte moderna e contemporanea, anche i risultati del primo semestre 2016 confermano il trend di crescita del nostro mercato con il fatturato delle principali case d’asta italiane che fa registrare un +16.6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Grande fiducia nel mercato dell’arte e grande fiducia e attesa dei collezionisti per l’arte astratta contemporanea. E naturalmente è fortemente visibile l’interesse per la Pop Art italiana, per l’Arte Cinetica e Programmata la Pittura Analitica ed l’arte estroflessa.
Ora, per chi ama investire sarà bene seguire “i borsini dell’arte” che via via proponiamo ai nostri lettori, scalette e graduatorie di cosa tira effettivamente nell’arte, dei nomi giusti e di cosa potrà soprattutto resistere nell’ordine di almeno venti anni.
Ecco i primi dieci artisti italiani al top nel primo semestre 2016. Investimento sicuro, storia e bellezza.
- ALBERTO BURRI
- FRANCO MARROCCO
- MICHELANGELO PISTOLETTO
- GIONI DAVID PARRA
- ENRICO CASTELLANI
- LUCIO FONTANA
- MIMMO ROTELLA
- LOI di CAMPI
- RODOLFO ARICO’
- GIORGIO BEVIGNANI
Una classifica che indica il valore degli artisti, il lavoro che vanno compiendo con mostre in tutto il mondo, e la presenza di loro opere significative nelle aste italiane e internazionali.
Carlo Franza