Trionfo de Il Ponte Casa d’Aste (Milano) per l’arte moderna e contemporanea con l’asta di dicembre 2019. Risultati memorabili e a tenuta mondiale.
Il Ponte Casa d’Aste festeggia alla grande l’asta di dicembre 2019 di Arte Moderna e Contemporanea che si è conclusa con un fatturato di oltre 7 milioni di euro. Ancora una volta dimostra d’essere all’altezza delle sue scelte, del suo nobilissimo operato e della sua managerialità operativa. Un vero e proprio traguardo mondiale per il Ponte Casa D’Aste Italiana. E “Un risultato eccezionale e controtendenza se paragonato alla difficoltà che il mercato sta attraversando a livello internazionale”, dichiara Freddy Battino, direttore del dipartimento, esperto fra i più mirati che conosco da anni, e che ammiro e celebro come amico. Grande partecipazione in sala e ai telefoni e record di bidders online, per un totale di oltre 70% di offerte dall’estero da paesi quali Brasile, Canada, Romania, Cina, Giappone,Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Austria. Il primo Novecento è stato ben rappresentato dai lavori di artisti affermati a livello internazionale come Alberto Savinio, Maurice Utrillo, Carlo Carrà, Massimo Campigli, Mario Sironi, Filippo de Pisis, Felice Carena. Non è mancata un’attenzione particolare a opere ricercate come uno storico olio del 1918 di Mario Cavaglieri (stima € 35.000 – 50.000), un lavoro simbolista di Giacomo Balla (stima € 10.000 – 15.000) e il bozzetto di una delle opere più significative e rappresentative di Carlo Erba (stima €15.000 – 20.000).
Ma ecco il Top lot dell’asta: le ceramiche di Lucio Fontana – Madonna con Bambino (lotto 95 | € 512.500) e Crocefisso (lotto 78 | € 475.000) – che hanno ottenuto i risultati migliori di sempre; Hans Hartung con l’olio su tela T1955-16 del 1955 venduto a € 350.000 (lotto 56), Maria Helena Vieira Da Silva con La plaine – Bords de la Tamise, 1954 (lotto 59 | venduto € 212.500), March 60 (cub) di Ben Nicholson (lotto 46 | venduto € 200.000), Noir et Blanc di Karel Appel (€ 106.250) e il record price mondiale per la scultura di Kenjiro Azuma Mu 1966 con 72.500 euro (lotto 61).
In catalogo vi erano delicate opere in ceramica di Fausto Melotti, tra le altre, un elegante Vaso del 1955 di 50,5 cm con stima € 12.000 – 18.000, e Undici un oscillante lavoro del 1971 di Fausto Melotti proposto in catalogo alla stima di € 70.000 – 100.000. Di Lynn Chadwick Girl sitting on bench un importante bronzo del 1988 (stima € 80.000 – 100.000), Kenjiro Azuma, bronzo alto 196 cm € 30.000 – 40.000 e due lavori iconici di Yayoi Kusama Phallus Bottle e Phallus Belt entrambi stimati € 15.000 – 20.000. Lo spazio viene indagato anche da Max Bill con Unendliche Fläche in Form einer Säule (Continuous space in form of a column) del 1953 con partenza € 15.000.
Da evidenziare che in catalogo era presente un maestoso olio su tela di Giuseppe Santomaso realizzato nel 1955 e dalla storia espositiva ricca e significativa, con una stima di € 50.000 – 70.000 e un reticolo di Piero Dorazio, Mirino verde con provenienza Galleria Marlborough Roma a € 35.000 – 50.000. Si continua con una raccolta di opere del Gruppo Zero e di Arte Concettuale: un papier mâché di Jan Schoonoven (stima € 15.000 – 20.000), un Intersuperficie curva di Paolo Scheggi (stima € 50.000 – 80.000), una grande tela estroflessa di Agostino Bonalumi (stima € 30.000 – 40.000) e un feltro di Vincenzo Agnetti Ritratto di viandante (€ 70.000 – 90.000).
Significativa la presenza di capolavori internazionali con due rilievi su tavola del 1960 di Ben Nicholson provenienti da importanti collezioni private (March 60 (cub) e Aug 1960 (Milan) entrambi a € 25.000 – 35.000), uno storico olio su tela di Hans Hartung , capolavoro del 1955 dalla notevole storia espositiva (stima € 150.000 – 200.000), Victor Vasarely con un olio del 1968 proveniente dalla Galerie Denise René di Parigi (Stima € 30.000 – 50.000) un raro olio di Vieira da Silva La plaine – Bords de la Tamise del 1954 dal pedigree internazionale (stima €30.000 – 40.000), e dell’eclettico Man Ray, un lavoro del 1958 Marchand des couleurs (stima € 8.000 – 12.000). Non mancano Noir et Blanc del 1958 di Karel Appel (stima € 40.000 – 60.000), l’iperrealista americano Richard Estes con la gouache 10 Doors del 1971 proveniente dalla Allan Stone Gallery di New York (stima € 35.000 – 50.000), e l’imponente tela dell’artista cinese Ding Yi (stima € 60.000 – 80.000).
In un mese fitto di appuntamenti a livello internazionale con circa 30 aste, chiave strategica del successo è stata la scelta di avere in esclusiva nomi quali Vieira Da Silva, Max Bill e Azuma e un catalogo di opere di sola provenienza privata, selezionate a discapito di altre più inflazionate.
Ottimi risultati anche per Second Girl Sitting on Bench di Lynn Chadwick venduto a € 200.000 (lotto 47), Piero Dorazio con Mirino Verde (lotto 65 | €112.500), Mario Cavaglieri con La méche bianca (lotto 2 | € 72.500) e Man Ray con Marchand des couleurs (lotto 26 | € 77.500). Del maestro dello spazialismo, Lucio Fontana anche opere in ceramica: Concetto Spaziale del 1958-60, un lavoro in ceramica riflessata e cangiante (€ 40.000 – 60.000). Seguono Crocifisso del 1950-55, (stima € 80.000 – 120.000) e Madonna con Bambino, (stima 80.000 – 120.000) una formella realizzata nel 1954 che ricorda per impostazione l’imponente Pietà esposta al Museo Diocesano di Milano e realizzata lo stesso anno.
Un anno da record con 15,3 milioni di euro di fatturato per il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea, che in soli 10 anni ha raggiunto risultati memorabili confermando ad ogni asta credibilità ed autorevolezza in Italia e oltreconfine.
Carlo Franza