La mostra. In mostra gli scatti di dieci fotografi che raccontano la grande danza mondiale Damiano Mongelli, Pierluigi Abbondanza, Cristiano Castaldi, Vincenzo Cositore, Massimo Danza, Jack Devant, Younsik Kim, Malcolm Levinkind, Enrico Ripari, Graham Spicer. Frammenti di eternità che raccontano bellezza, forza, anche dolore. Scatti strappati al movimento fluidifico e appassionato della danza e incorniciati per diventare “per sempre”. Scorci di incanto che immortalano le étoiles della danza mondiale nei più grandi balletti della storia. Attimo, sei bello!, che rimanda allo storico invito “Se dirò all’attimo: sei così bello, fermati!” di Goethe, è la duplice mostra dedicata a spettacoli curati da Daniele Cipriani, i Gala internazionali di danza Les Étoiles e a L’Uomo che danza – con i costumi di Roberto Capucci.

L’esposizione, voluta dalla Daniele Cipriani Arte e Tina Vannini, ospitata presso il ristorante vegetariano Il Margutta Veggy Food & Art, a Roma, in via Margutta 118,  sarà visitabile sino al 21 marzo 2023. La mostra Les Étoiles abbraccia gli scatti di Pierluigi Abbondanza, Cristiano Castaldi, Vincenzo Cositore, Massimo Danza, Jack Devant, Younsik Kim, Malcolm Levinkind, Enrico Ripari e Graham Spicer; con Il giudizio universale, invece, il protagonista è Damiano Mongelli.

Les étoiles. Percorrono il globo per fotografare le stelle internazionali della danza che il gala Les Étoiles, la cui 12a edizione si svolgerà il 28 e il 29 gennaio 2023 all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala S. Cecilia), riesce a riunire per poche serate. E sono pronti per “rendere arte l’arte stessa”, immortalando il movimento e incorniciandolo per sempre. Le loro creazioni sono state raccolte in una sala, che comprende gli scatti di Malcolm Levinkind, Massimo Danza, Jack Devant, Graham Spicer, Enrico Ripari, Vincenzo Cositore, Pierluigi Abbondanza, Cristiano Castaldi e Younsik Kim.

Nelle immagini  ecco  le étoiles della danza mondiale: Polina Semionova e Svetlana Zakharova ne La morte del cigno, Marianela Nuñez in Giselle, Silvia Azzoni e Alexandre Ryabko in Terza Sinfonia di Mahler, Friedemann Vogel in Mona Lisa, Natalia Osipova in Ashes, Sergio Bernal ne Il cigno e poi insieme a Calvin Royal III in Touché, Vadim Muntagirov e Fumi Kaneko ne Il lago dei cigni, Maia Makhateli in Don Chisciotte, Jacopo Tissi e Alena Kovaleva in Diamonds.

Il Giudizio universale – Oniriche, psichedeliche, dinamiche: un caleidoscopio multicolore di forme e di gesti consente di intraprendere un introspettivo viaggio tra memoria e futuro, fantasia ed inconscio. Negli otto scatti tratti dal reportage della performance-evento L’Uomo che danza – con i costumi di Roberto Capucci, i confini tra fotografia e pittura si sfumano per ottenere qualcosa di nuovo, con esiti sorprendentemente michelangioleschi: un omaggio, forse inconscio, al suo Giudizio Universale. “Una celebrazione di vita e colore, di rinascita e metamorfosi – spiega Lula Abicca nel suo testo – tra corpi in torsione e muscoli tesi, con un motore centrale che determina inesorabile, nuovi equilibri e posizioni”.

Carlo Franza

 

 

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