E’ una superba strenna di fine anno il volume che ritorna a distanza di ben 15 anni con veste nuova e con altro titolo, dedicato a “La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi ” nel 160 anniversario dell’Unita’ d’Italia e delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e l’Olanda.  Segue con spunti diversi, notizie ulteriori e iconografia novella la precedente pubblicazione, “Il Palazzo di Sophialaan”,  pubblicato nel 2009, della quale già ci siamo interessati su Il Giornale.it ,  libro che era  uscito  subito dopo la fine dei lunghi e laboriosi lavori di ristrutturazione e restauro effettuati dall’Ambasciatore Gaetano Cortese,  nella sua missione diplomatica dal 2006 al 2009, per riportare la Residenza al suo splendore iniziale a seguito dei numerosi danni subiti con il passare del tempo e di una forte tempesta atmosferica che compromisero seriamente l’utilizzazione dell’edificio demaniale dello Stato italiano. Una storica sede e un prestigioso immobile che è la Sede Italiana nei Paesi Bassi, ben conosciuta dall’Ambasciatore Gaetano Cortese che vi ha dimorato e rappresentato nobilmente l’Italia; sede persino sottoposta a particolari vincoli di tutela e restauro, che si erge in una delle zone più signorili ed eleganti della Capitale, vicina anche al Palazzo Reale.   Il libro fa parte della prestigiosa Collana libraria dell’Editore Carlo Colombo di Roma, fondata e curata dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, che da anni ormai si dedica con studi e ricerche, diplomatiche, storiografiche e iconografiche, alla realizzazione di questi volumi   dedicati alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero. Il libro, dicevo, è una strenna beneaugurale che arriva tra fine 2022 e inizio 2023;

pagine gloriose che si aprono prima con uno scritto dell’Ambasciatore d’Italia a L’Aja Giorgio Novello su “Il Palazzo e la Città”, poi con un indirizzo di saluto dell’Ambasciatore olandese a Roma Willem Alexander Van Ee. Seguono i contributi dell’Ambasciatore e Consigliere di Stato Rocco Cangelosi su “La lezione di Maastricht trent’anni dopo. Il ruolo d’Italia e Olanda nel processo di integrazione europea”, del Professor Francesco Perfetti su “Arte e cultura: un felice incontro plurisecolare”, della Dottoressa Paola Sannucci su “Italia e Olanda: il germogliare di una stretta vicinanza nei secoli XI- XVI”, e dell’architetto Ketty Migliaccio su “Il progetto della Cancelleria diplomatica italiana all’Aja di Florestano Di Fausto”. Nel volume troviamo la storia dell’Ambasciata nel suo excursus storico e architettonico, con un focus sulle splendide opere d’arte esposte via via nel suo interno e nelle varie sale di rappresentanza, opere, arredi e dipinti che sono stati concessi da musei italiani per arredare la Residenza. Non è nuova la notizia che era tradizione della Casa Reale Sabauda di trasferire gran parte dei dipinti, eppoi arazzi, sculture, arredi, mobilia e decorazioni, dai propri castelli e regge in Italia alle Sedi Diplomatiche all’estero. Nel volume sono state poi ricostruite tutte le visite di Stato dei Reali d’Olanda in Italia e dei Presidenti della Repubblica Italiana nei Paesi Bassi. Bellissime fotografie sono a corredo di tali visite,  provengono dall’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica e dall’Archivio fotografico dell’Agenzia Ansa. Nutriti approfondimenti di “correspondances” tra arte e cultura italo-olandese si possono trovare nel libro   per via di due mostre tenutesi a Roma e da noi recensite,  vale a dire “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” alle Scuderie del Quirinale (vedi Carlo Franza, Il Giornale, 3 marzo 2022) e “Domiziano imperatore tra odio e amore”, mostra ai Musei Capitolini di Roma (vedi Carlo Franza, il Giornale, 22 luglio 2022).  Non dimentichiamo che quando si tratta di arte e storia, l’Olanda, o Paesi Bassi, vanta una posizione di spicco a livello internazionale. Il Paese è conosciuto per i suoi numerosi e importanti musei, con una vasta gamma di artisti e mostre; e le opere dei Maestri Olandesi, conosciute in tutto il mondo, attirano ogni anno migliaia di turisti. I Paesi Bassi vantano il maggior numero di musei per chilometro quadrato, organizzando ogni anno festival di fama internazionale, per la gioia degli amanti dell’arte. La pittura olandese ha subito diverse fasi di sviluppo, ciascuna delle quali è stata caratterizzata dall’opera di famosi artisti. L’arte olandese, il secolo d’oro e lo stile barocco, ebbero esplosione nel diciassettesimo secolo, i Paesi Bassi godettero di un periodo di considerevole prosperità economica. Questo ‘Secolo d’Oro’ fu rilevante dal punto di vista politico, culturale ed economico per l’Olanda, allora chiamata ‘Repubblica dei sette Paesi Bassi Uniti’; la Repubblica trasse vantaggio dalla crescita della fiorente industria navale, e dal parallelo sviluppo delle arti e delle scienze. Questa crescita fu particolarmente evidente nelle opere dei Maestri Olandesi Rembrandt, Hals, Vermeer, Van Ruisdael e Steen; lo stile Barocco, che ebbe origine in Italia, fu la forma d’arte predominante del periodo e durò dal 1660 al 1750; prendendo le mosse dal Rinascimento, il Barocco in arte si caratterizzò per un estremo realismo, per gli effetti dinamici, le emozioni e i forti contrasti dei colori. Ne è da dimenticare che la guerra d’Olanda o guerra franco-olandese fu un conflitto combattuto dal 1672 al 1678 tra Francia e una Quadruplice alleanza composta da Brandeburgo, Sacro Romano Impero, Spagna, e Province Unite, pertanto l ’invasione dei francesi nel 1672 pose una brusca fine al ‘Secolo d’Oro’ dell’arte olandese.  E dopo questa parentesi di pagine legate all’arte e alla cultura, per gli studiosi di storia diplomatica valgono i discorsi pronunciati dal presidente Sergio Mattarella, dal Re Willem-Alexander e dal Ministro Presidente Mark Rutte durante il pranzo di gala offerto dai Reali di Olanda ad Amsterdam e l’incontro con il Primo Ministro olandese a L’Aja in occasione della recente visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei Paesi Bassi dall’8 all’11 novembre 2022.  Si dà nel volume giusta significazione e rilevanza alla prolusione del nostro Presidente Mattarella, che si è tenuta alla House of Government di Maastricht sul futuro dell’Europa in occasione dei trent’anni del Trattato sull’Unione Europea, a conclusione della visita.

A sostegno di questa importante pubblicazione, documento di politica, di storia e di arte, rilievi significanti  sul patrimonio diplomatico immobiliare che l’Italia ha nel mondo e ben valorizzato dai Capi Missione, sono stati ben evidenziati  dall’ex Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Franco Frattini nella sua presentazione al volume su “Il  Palazzo Borromeo- L’ Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede”;   così Franco Frattini si è espresso: “da parte di molti dei nostri Capi Missione all’estero la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio immobiliare e artistico di cui è dotata la rete diplomatica è un modo efficace per sottolineare una sorta di volontà collettiva del personale degli Esteri a mantenere, migliorare e utilizzare in maniera razionale ed efficiente gli edifici storici ed artisticamente significativi di cui dispongono. In tutto il mondo le Ambasciate d’Italia stanno divenendo un asset che sempre di più viene considerato a disposizione dei maggiori attori di sistema, delle grandi imprese, come pure delle banche e degli enti territoriali, e che viene inteso in maniera funzionale nell’ottica di una azione coordinata e sinergica delle varie entità che svolgono oggi un ruolo importante in campo internazionale. La specifica cura del patrimonio storico ed artistico di cui dispongono le nostre Rappresentanze è inoltre un modo per caratterizzare una presenza internazionale dell’Italia che non può non portare il segno profondo di una civiltà millenaria e di una eredità culturale ricca, variegata, e profondamente diversificata su base regionale”.

Ecco dunque un volume-strenna prezioso da avere nella propria biblioteca, un libro sontuoso che l’Ambasciatore Cortese offre alla diplomazia italiana ed estera, un segmento di cultura che lega mirabilmente due paesi come l’Italia e l’Olanda.

 

Carlo Franza

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