Un atto sacrilego di una gravità inaudita. Un’offesa verso la cristianità, verso Dio, verso i martiri di Cristo e verso il primo martire che è stato san Pietro capo degli Apostoli. L’offesa poi   doveva consumarsi, con un uomo che si è denudato esibendosi, proprio laddove è sepolto Pietro. “Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam et portae inferi non prevalebunt  adversus eam. Et tibi dabo claves regni caelorum” (dal Vangelo secondo Matteo 16,18-19; scritta intorno alla cupola di San Pietro in Vaticano), ovvero “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa…”. Ebbene, un uomo ieri pomeriggio -il 1 giugno- è salito sull’altare centrale della Basilica di San Pietro in Vaticano, denudandosi completamente per protesta contro la guerra in Ucraina. L’episodio è accaduto poco prima dell’orario di chiusura, e la scena è stata ripresa con uno smartphone da alcuni visitatori esterrefatti e diffuso sul canale Telegram “Welcome to Favelas”. Subito sono intervenuti sia i custodi della Basilica che alcuni gendarmi, che hanno fatto rivestire l’uomo e lo hanno accompagnato in Gendarmeria per l’identificazione e un primo interrogatorio. A quanto si è potuto apprendere l’autore del gesto sarebbe una persona affetta da seri problemi depressivi, che avrebbe detto di soffrire per i bambini ucraini che perdono a vita sotto i bombardamenti russi.

Carlo Franza

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