La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma  ha inaugurato la mostra Food Age. Food as Influencer, a cura di Martí Guixé e Inga Knölke, allestita fino all’11 giugno 2023.

Elemento quotidiano ed effimero, il cibo è paradossalmente l’oggetto con cui abbiamo maggiormente a che fare durante la nostra esistenza. Con la mostra Food Age. Food as Influencer, Martí Guixé e Inga Knölke lo mettono in scena e, attraverso una lettura subliminale, lo mostrano al pubblico da un punto di vista inedito.

Togliendo al cibo la sua commestibilità e trasfigurandolo – attraverso l’arte, l’artigianato e il design – nell’oggetto di una rappresentazione pubblica e museale, i curatori mettono in discussione i nostri punti di riferimento e ci invitano a guardare, attraverso una diversa prospettiva, questo oggetto improvvisamente complesso e poliedrico.

Il cibo per Guixé e Knölke non è infatti soltanto il prodotto di funzioni esclusivamente nutritive o esperienziali ma anche un importante modello relazionale e di riflessione. Un pervasivo influencer che può arrivare a rimodellare attivamente il presente, divenendo così, per il nostro futuro, un ineludibile quanto ancora sconosciuto campo di sperimentazione progettuale.

In mostra sono presenti opere indirettamente legate al cibo, disegni, prodotti o pezzi artistici realizzati con materiale commestibile, come la Chocolate Nose Bar (2000) di Paul McCarthy o i pezzi derivati da performance realizzati da Miralda nel 1973. In esposizione anche i disegni iconografici di Enzo Mari e l’alterazione del pane con la vernice bianca di Piero Manzoni solidificato in scultura (1962). La serie Bioplastic Fantastic di Johanna Schmeer mostra oggetti realizzati con bioplastiche potenziate da enzimi, a metà strada tra oggetti e organismi viventi. In mostra anche gli aggregati polimerici e distopici di Raquel Quevedo e le opere del duo svedese Wang & Söderström, che indagano lo spazio di intersezione tra materia vivente e natura.

La mostra presenta anche il video della performance The Onion di Marina Abramović. L’ampia rete di riferimenti e connessioni che dispiega Food Age. Food as Influencer comprende, inoltre, opere fotografiche, come Glass of Petrol di Agnieszka Polska, oltre a dipinti e sculture.

Tra le circa 100 opere in mostra, una cospicua selezione di opere provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale presenta nature morte di artisti come Felice Casorati, Bruno Cassinari, Filippo De Pisis, Franco Gentilini, Mario Mafai, Giorgio Morandi, Pino Pascali, Emilio Vedova, per citarne solo alcuni.

Artisti in mostra: Marina Abramović, Ferran Adria, Sonja Alhäuser, Vanessa Beecroft, Ramón Benedito, Barbara Bloom, Fortunato Depero, Antje Dorn, Masanobu Fukuoka, Francesco Garnier Valletti, Martí Guixé, Zhanna Kadyrova, Inga Knölke, Laura Letinsky, Piero Manzoni, Enzo Mari, Paul McCarthy, Antoni Miralda, Lluís Morillas, Agnieszka Polska, Josep Puig, Raquel Quevedo, Rachel Rose, Johanna Schmeer, Ansgar Skiba, Rubén Verdú, Wang & Soderstrom, Cristopher Williams, Erwin Wurm.

Dalle collezioni della Galleria Nazionale: Luigi Aversano, Giuseppe Canali, Pino Casarini, Daphne Casorati Maugham, Felice Casorati, Bruno Cassinari, Luigi Maria Giorgio Chessa, Primo Conti, Filippo de Pisis, Fernando Galli, Franco Gentilini, Giuseppe Guzzi, Humphrey Jennings, Mario Mafai, Roberto Melli, Francesco Menzio, Giorgio Morandi, Giovanni Omiccioli, Pino Pascali, Arnaldo Pomodoro, Bruno Saetti, Fiorenzo Tomea, Mario Varagnolo, Emilio Vedova, Giuseppe Viviani.

Carlo Franza

 

Tag: , , , , , , , , , , , , , , ,