Il famoso fotografo Frank Horvat è al centro della mostra del Jeu de Paume, dal titolo “Frank Horvat: Parigi, il mondo, la moda”.

Grande viaggiatore, Frank Horvat ha attraversato il Pakistan, l’India, l’Egitto, il Giappone, gli Stati Uniti, il Brasile, l’Australia… È stato il fotografo dell’intimità, il fotografo delle notti festose e licenziose di Parigi, il fotografo della moda degli anni ’60… Frank Horvat è stato un artista poliedrico, uno dei grandi nomi della sua generazione. Il  Jeu de Paume rende omaggio all’uomo scomparso nel 2020 con una grande retrospettiva visitabile fino  al 17 settembre 2023.

Intitolata “Frank Horvat: Parigi, il mondo, la moda”, questa mostra fotografica riunisce 170 fotografie e 70 documenti d’archivio che raccontano i primi 15 anni della carriera del fotografo, dal 1950 al 1965; ed offre una nuova prospettiva sul lavoro e sulla personalità dell’artista.

Nel 1951, nella speranza di entrare a far parte dell’agenzia fotografica Magnum di Henri Cartier-Bresson, Frank Horvat acquistò una macchina fotografica e partì per l’altra parte del mondo per documentare la vita quotidiana di pakistani e indiani. Il talento del fotografo lo distingue già dai suoi colleghi: cattura scene intime, momenti intensi, in luoghi proibiti. Divenne noto come il fotografo del corpo e del riservato. Con la sua fidata macchina fotografica, torna a Parigi nel 1955, dove è attratto dalle luci dei cabaret, dei music-hall, degli strip club e dei bordelli della capitale. Ancora una volta, immortala queste notti frenetiche, a volte nude.

Armato di una nuova macchina fotografica, Frank Horvat sperimenta e si diverte: cattura nuove immagini di Parigi, giocando con i contrasti, la saturazione, l’effetto della grana, la folla, il caos, … Questi scatti insoliti attirano l’attenzione di diversi direttori artistici, che lo introducono nel mondo della moda.

Le fotografie di moda di Frank Horvat diventano rapidamente famose, basti pensare a  Monique Dutto all’uscita della metropolitana, a Nico al Bois de Boulogne, ad Ana Karina a Les Halles,  a Tan Arnold a Le Chien qui fume… Pubblica sulle principali riviste dell’epoca, tra cui Vogue e Harper’s Bazaar.

All’inizio degli anni Sessanta, questo viaggiatore vuole riconquistare la libertà e vola ai quattro angoli della terra per realizzare un grande reportage fotografico. Questi scatti in bianco e nero testimoniano i suoi soggetti preferiti, le sue ispirazioni e il suo fascino. Vediamo corpi svelati, scene notturne, l’interazione tra fotografo e soggetto… Queste immagini rivelano tanto del mondo quanto del fotografo.

La mostra al Jeu de Paume ci presenta un reporter artista dal talento eccezionale, che ha saputo mettere in luce la bellezza del mondo nella sua semplicità e quotidianità. I suoi reportage dal mondo ci aprono le porte di paesi lontani eppure familiari, a seconda delle scene catturate dal fotografo. Questi piccoli momenti immortalati dall’artista sono la prova di un’umanità condivisa: scopriamo bambini che giocano, una donna che si trucca, persone che ballano, leggono, vivono. La grandiosità nella semplicità.

Durante il suo periodo di lavoro nel mondo della moda, Frank Horvat ha portato un tocco di vita e allegria ai suoi soggetti, sicchè le immagini sono belle perché documentano e celebrano la gioia, la naturalezza e la bellezza  che vive in ogni cosa e attorno a noi.

Carlo Franza

 

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