Lo Studio Bolzani non è solo una bottega storica di Milano (1922-2022), è uno dei luoghi di eccellenza artistica, artigianale e di cultura di tutta Europa, un luogo di miracoli della bellezza.  Ora sul finire del 2023, e dopo il centenario della sua fondazione, lo Studio Bolzani squaderna la più avveniristica mostra sulla “cornice” che io -ed altri- abbia mai potuto vedere. Centinaia di cornici, la mostra delle cornici, lo splendore delle cornici, le cornici capolavori. Oggi lo Studio Bolzani ha sede in Galleria Strasburgo a Milano, devo dire in Piazza san Babila, proprio all’uscita della stazione della Metropolitano linea 4, stazione che avremmo potuto denominare Stazione Bolzani. Vi assicuro che le cornici Bolzani sono uniche in tutto il mondo. E se le sue proposte di arte spaziano dalla pittura ottocentesca a capolavori del moderno e del contemporaneo, con nomi da capogiro, le cornici sono la parte preponderante del luogo. Ecco una cornice intagliata con motivi floreali, finitura legno dorato e monocroma, misura 8,5×5, di epoca del XVII sec. E ancora, una cornice originale in legno dorato con motivi decorativi a margherite, misure 31×41, di epoca fine XIX secolo.  Le cornici vi circondano da tutte le parti nello spazio in cui si apre al centro una luminosa scala scultorea di Pomodoro.

“Un quadro è uno spazio infinito, limitato da una cornice; è necessario che vi sia incluso l’infinito”, così si esprimeva Simone Weil; e ancor più Giorgio Soavi, che spesso qui trascorreva interi pomeriggi, in un salotto fra intellettuali convenuti; ebbene, ricordo di Soavi quel libretto ormai introvabile, intitolato “La bottega delle cornici” uscito nel 2006  e dedicato proprio ai Bolzani: “Voglio raccontare in poche righe come è andata la vita con il mio attuale corniciaio, Angelo Bolzani detto Lillo. A me il suo “nick name” non va e da quando lo conosco, lo chiamo “Presidente”. Che cosa presiede questo Presidente? Intanto la sua famiglia, perché è sempre lì a dare consigli, visto che, di quella famiglia lui ne sa più di quanto basta. E adesso: perché sono qui a scrivere della sua, come la chiama lui: “Bottega”? Perché, per noi lombardi, certe parole sono necessarie come l’aria.  La quale aria, per il Presidente, è rappresentata dalla bravura, dedizione al proprio lavoro di corniciaio, che sono le stimmate e la gloria che gli fanno portare a “Bottega” tutto il suo lavoro di corniciaio, i clienti, i clienti e tutti quelli, e sono numerosissimi, che senza qualche cornice in casa non possono stare. Si può vivere senza una cornice? Non si può…”.  E parlando di cornici non posso non citare la celebre opera dello spagnolo Salvador Dalì, “Coppia con le teste piene di nuvole”, del 1936, dove la cornice antropomorfa diventa anche agente nella situazione: la “sua” testa di destra, reclinata, fa inclinare anche il cielo, le nuvole seguono il suo movimento. Insomma, qui la cornice è proprio parte integrante dell’opera, non la inquadra, ma la fa.

Ora chiudo con una bellissima citazione che vale grammi d’oro; è del grande  e illustre collega  storico dell’arte Roberto Longhi che dice: “La parte più essenziale del quadro è la cornice”. Per Natale 2023 non dimenticate una cornice, da ammirare o da acquistare, può valere un tesoro.

Carlo Franza

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