La Via Francigena in vista del Giubileo 2025 movimenta le celebrazioni europee. Il grande medievalista Jacques Le Goff, sostenitore della Via Francigena, la chiamava “una via di culture”.
Il 2024 è un anno cruciale per il mondo dei cammini, da un lato la Via Francigena che festeggia il trentesimo anniversario della certificazione della Via Francigena come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, avvenuta nel 1994; dall’altro, si tratta dell’anno precedente al Giubileo 2025, in vista del quale numerosissime sono le iniziative legate al turismo religioso e culturale. Tra queste, troviamo il progetto “1 billion steps for peace” (un miliardo di passi per la pace). Si tratta di una iniziativa internazionale che vede cento cammini europei impegnati a organizzare alcuni giorni di pellegrinaggio, a cui prenderanno parte centinaia di persone. L’iniziativa nasce dalla convinzione che i cammini costituiscano una comunità internazionale di pace, tutela della natura e fratellanza dei popoli: E quale miglior occasione della vigilia del Giubileo 2025, che inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024 e porterà un grande afflusso di pellegrini a Roma già dalla fine di questo anno?
Tra i cammini aderenti, oltre alla Via Francigena, troviamo la Romea Strata e la Via Romea Germanica, la Via degli Dei, il Cammino Celeste, il Cammino di Sant’Antonio, la Via di Francesco, il, Cammino Francescano della Marca, il Cammino minerario di Santa Barbara, solo per citarne alcuni. A Londra si è svolta una due giorni ricca di incontri e di grande significato culturale. Su proposta della Confraternity of Pilgrims to Rome venerdì 1° marzo 2024 è stata organizzata una cerimonia con momenti di scambio e riflessione presso la British Library, luogo dove è conservato l’antico manoscritto dell’Arcivescovo inglese Sigerico.
Il prezioso documento di due pagine ci racconta le 79 tappe che vennero percorse nel viaggio di ritorno da Roma a Canterbury, nel 990 d.c., dopo aver ricevuto l’investitura con pallium da Papa Giovanni XV.
È proprio intorno al diario di Sigerico che negli anni ’90 si sono gettate le basi per ricostruire la storica Via Francigena, o meglio la Via per Roma come veniva chiamata, dal Nord Europa a Roma e da Santa Maria di Leuca, finis terrae in Puglia nel Salento con il suo Santuario, a Roma. La Francigena del Sud era l’itinerario che univa Roma ai principali porti dell’attuale Puglia, luoghi di imbarco verso la Terra Santa. Tuttavia, il medesimo tracciato era percorso anche verso la Città Eterna, Roma, da devoti provenienti dal Sud Italia in pellegrinaggio verso le tombe di San Pietro e San Paolo.
Roma è quindi sia punto di partenza che di arrivo, trovandosi sul medesimo livello religioso e culturale di Gerusalemme, anch’essa grande meta pellegrinale. Il tratto francigeno a sud di Roma, identificandosi come il naturale proseguo del percorso a nord, è la Via per eccellenza che mira alla valorizzazione e al rilancio del patrimonio territoriale delle Regioni coinvolte: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia
La testimonianza scritta di questo viaggio di 79 giorni ha certamente permesso di avviare un importante lavoro di studi, ricerca e analisi del percorso, con l’obiettivo di tracciare l’itinerario di quella che è diventata la Via Francigena oggi, interamente percorribile.
Nel luogo simbolico della British Library, intriso di cultura e letteratura, il manoscritto è stato celebrato con racconti, riflessioni e aneddoti della storia passata e recente. Possiamo certamente considerare il l’Arcivescovo Sigerico come uno dei precursori dei grandi viaggiatori; oggi potremmo immaginarlo come un travel blogger moderno che racconta l’esperienza del proprio viaggio, annotando i luoghi attraversati e le persone incontrate lungo il percorso.
Abbiamo anche ripercorso la storia di questa significativa certificazione da parte del Consiglio d’Europa, la prima organizzazione di cooperazione tra Stati europei creata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fondata a Londra nel 1949 e che oggi riunisce 46 Stati membri.
Il bellissimo Programma degli Itinerari Culturali è stato lanciato dal Consiglio d’Europa nel 1987, con l’obiettivo di dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come il patrimonio culturale e la cultura dei diversi Stati d’Europa contribuissero a creare un patrimonio culturale condiviso. Il dossier di candidatura della Via Francigena venne presentato nel 1993 dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla regione Emilia-Romagna. L’itinerario venne quindi certificato l’anno successivo, il 1994.
La Via Francigena oggi è una grande arteria che attraversa l’Europa ed è frequentata ogni anno da decine di migliaia di pellegrini che provengono da oltre 50 Paesi. Questo itinerario è prima di tutto una via di dialogo, di cultura, di pace e di turismo lento che mette in rete i territori e le comunità locali dell’Europa del nord con l’area del Mediterraneo.
Il 2024 è inoltre l’anno della ripartenza del dossier di candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, con regione Toscana capofila e con il sostegno finanziario del Ministero italiano della Cultura.
Il 13 aprile 2024 a Fidenza, in occasione del Francigena Fidenza Festival (11-14 aprile), è previsto il convegno scientifico organizzato da AEVF con il sostegno del comune e la collaborazione dell’Università di Parma per celebrare i 30 anni di vita dell’itinerario culturale alla presenza di esperti di storia, turismo, geografia, paesaggio e antropologia.
Andrà online entro fine anno il nuovo sito web e app, in quattro lingue, grazie al progetto finanziato dal Ministero italiano del Turismo, con regione Lazio capofila. Un progetto che prevede anche una campagna di promozione della Via Francigena a livello internazionale per 18 mesi. Questa attività di comunicazione e marketing avrà ricadute su tutto il percorso europeo della Via Francigena.
Il sito web, vero catalizzatore di tutte le iniziative sulla Via Francigena, prevede una importante novità: ad aprile viene lanciata la nuova sezione dedicata al trentesimo anniversario. E’ prevista la timeline che ripercorre la storia francigena di questo periodo; la raccolta di pensieri e riflessioni di autorevoli “ambasciatori” della Via Francigena; la testimonianza di pellegrini. Questo materiale servirà a preservare l’identità e la storia della Via Francigena: “La storia è memoria”, ci ricordava il medievalista Jacques Le Goff, grande sostenitore della Via Francigena, che lui chiamava “una via di culture”.
Anche sulle pagine della rivista “Via Francigena”, nei numeri in uscita a giugno e dicembre 2024, ci saranno approfondimenti e riflessioni che ripercorrono gli ultimi trent’anni di storia. Grande attenzione all’animazione sul territorio prevedono molteplici iniziative e camminate organizzate da AEVF in collaborazione con i partner di progetto e associazioni locali nei quattro Paesi attraversati. Cammineremo anche grazie al nuovo progetto europeo ERASMUS sport “Hike”, in partenza dal prossimo aprile. Le aree individuate per le attività sono in Italia, Grecia, Turchia. Sempre in ambito di mobilità lenta, AEVF partecipe alla significativa staffetta “La Grande Randonnée vers Paris” che organizza la FFRandonnée – Fédération Francais de la Randonnée pèdestre in vista dei giochi olimpici di Parigi. Tra i 10.000 km di cammino previsti in tutta la Francia, dal 31 marzo al 14 aprile 2024 l’associazione sarà presente sul sentiero Via Francigena-GR145 nei territori del Doubs, Haute-Saône, Haute-Marne, Aube. Spazio anche alla promozione, con la partecipazione ad importanti Fiere: “Salon Destination Marne” il 16-17 marzo a Châlons-en-Champagne; “Fa la cosa giusta!” il 22-24 marzo 2024; “Festival Grandes Heures Nature” à Besançon il 14-16 giugno 2024.
E, dunque, il 2024 è certamente un anno importante per la Via Francigena, mille eventi, mille camminate, per celebrare e onorare la via della fede e delle culture.
Carlo Franza