Giovanni Fattori in Bianco e Nero. La Mostra all’Aeroporto di Milano Bergamo
Accademia Carrara e SACBO presentano un nuovo progetto negli spazi HelloSky Lounge dell’Aeroporto di Milano Bergamo, grazie al prestito di undici opere grafiche di Giovanni Fattori (Livorno, 1825 – Firenze, 1908).
L’aeroporto, soglia di accesso internazionale, si conferma così anche un luogo d’arte, attraverso la presenza delle opere e dunque il racconto dello straordinario patrimonio di Accademia Carrara, trasformando la sala Lounge in uno spazio di bellezza, oltre che di relax, e invitando a proseguire il viaggio anche direttamente nelle sale del museo.
Le undici incisioni, tra ritratti e scene di genere, accompagnano i viaggiatori alla scoperta di storie, persone, luoghi, esperienze dell’antica vita agreste e militare. Discostandosi dalle rigide forme accademiche, Fattori ricerca negli umili aspetti del quotidiano una più genuina fonte d’ispirazione. Anche il mezzo tecnico dell’incisione, nella sua capacità di offrire iconografie essenziali e asciutte e in assenza di colore, contribuisce a restituire immagini poetiche che suggeriscono il richiamo alla vita nei campi, un ritorno alla natura e a quel sentimento, quasi religioso, che sa infondere.
Con questo nuova mostra, Accademia Carrara e SACBO riavviano la collaborazione dopo Vette di Luce, realizzata in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Una sinergia rinnovata, che continua a vedere nello scalo aeroportuale un fondamentale punto di snodo per raggiungere la città e perdersi tra le meraviglie che la Carrara custodisce.
La collaborazione con SACBO offre ad Accademia Carrara una vetrina in un luogo inaspettato che speriamo possa incuriosire chi non ci conosce già. Al contempo i viaggiatori più ansiosi possono trovare un momento di pace e tranquillità nella contemplazione di opere di grande fascino.
Martina Bagnoli direttrice Accademia Carrara
L’aeroporto di Milano Bergamo ha scelto da tempo di aprire le porte all’arte e proporre agli ospiti della HelloSky Lounge alcuni dei preziosi tesori di Accademia Carrara. Un progetto artistico condiviso, che si sviluppa in un luogo di transito e diventa un biglietto da visita che si aggiunge al magnifico skyline della città di Bergamo visibile dall’aerostazione. L’esposizione delle opere grafiche di Giovanni Fattori non solo arricchisce il tempo in cui i passeggeri sostano nella HelloSky Lounge, ma è anche un invito a visitare i percorsi pittorici del Museo, ha affermato Giovanni Sanga, presidente SACBO.
Accademia Carrara
Istituita a Bergamo, nel 1796, per volontà di Giacomo Carrara, come complesso unico di Scuola di Pittura e Pinacoteca, in cui confluì la sua straordinaria raccolta di dipinti. Nel corso di oltre duecento anni si è arricchita grazie a lasciti di grandi conoscitori come Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli e Federico Zeri. Memoria e simbolo del collezionismo italiano, la Carrara custodisce capolavori assoluti della storia dell’arte, testimonianze di sei secoli con Pisanello, Foppa, Mantegna, Giovanni Bellini, Botticelli, Bergognone, Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto, Hayez e Piccio. Accademia Carrara vanta tra i più importanti corpus al mondo di opere di Lorenzo Lotto e Giovan Battista Moroni. Dalla riapertura del 2015 si sono susseguite le mostre Io sono il Sarto. Moroni a Bergamo, Lorenzo Lotto. Attraverso Bergamo, Raffaello e l’eco del mito, Le storie di Botticelli. Tra Boston e Bergamo, Tiziano e Caravaggio in Peterzano, Rembrandt in una storia meravigliosa, Piccio IN Carrara e Velázquez. Il capolavoro del Prado è in Carrara, Cecco del Caravaggio. L’allievo modello, Leopoli qui. La Cultura della Pace, Vette di Luce, Tutta in voi la luce mia. Pittura di Storia e Melodramma, Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ’600 nella collezione De Vito e in città, oltre a una serie di importanti prestiti internazionali, come I Musici di Caravaggio del Metropolitan Museum of Art di New York e Marte, Venere e Amore di Tiziano del Kunsthistorisches Museum di Vienna. La Carrara è anche ambasciatrice dell’arte italiana all’estero attraverso la partecipazione con opere della collezione in mostre internazionali come al Bund One Art Museum di Shanghai (2021) e al Castello Reale di Varsavia (2022). Il museo, oltre a conservazione, ricerca e studio, restauro e promozione, è impegnato in proposte didattiche, servizi al pubblico e attività di comunicazione che dimostrano la vivacità di un museo contemporaneo.
L’Aeroporto di Milano Bergamo, terzo scalo nazionale per traffico passeggeri dopo i due hub di Fiumicino e Malpensa, ha fatto registrare un movimento passeggeri di quasi 16 milioni nel 2023, seguendo il trend di crescita continua iniziato nel 2002 ed è arrivato ad essere collegato nella programmazione estiva con 154 destinazioni in 42 Paesi. Nel corso degli anni, grazie ai bilanci sempre in attivo e alla mole di investimenti effettuati da SACBO con risorse proprie, l’aeroporto si è dotato delle infrastrutture di servizio e delle capacità tecniche e operative per adempiere alla funzione strategica di anello di collegamento tra il territorio e le direttrici di mobilità nazionali ed europee, a loro volta connesse al resto del mondo. Grazie all’attenzione dedicata alla creazione di anelli ciclopedonali e all’apertura della Bike Room, punto di accoglienza per chi fa uso della bicicletta, Milano Bergamo è anche il primo aeroporto certificato bike friendly a livello europeo. Il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale all’anno 2030 ha previsto investimenti per 450 milioni. L’aerostazione, che si estende su una superficie di 70mila mq dopo l’apertura della nuova area extra-Schengen e l’estensione del terminal voli Schengen, è oggetto di ulteriore ampliamento dell’area check-in, che nella nuova configurazione sarà aperta a inizio estate 2025, e quella riservata ai controlli di sicurezza, pronta nel dicembre 2025.
Opere propedeutiche all’appuntamento con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Nel sono in programma i lavori a cura di RFI per la realizzazione del capolinea del futuro collegamento ferroviario. L’aeroporto genera oltre 8mila posti di lavoro diretti, occupati cioè da lavoratori le cui attività sono direttamente riferibili allo scalo, che arrivano a 20mila con l’indotto, producendo l’8% del Pil del territorio bergamasco.
Carlo Franza