Aveva partecipato alla Biennale di Venezia nel 2013, con il progetto “Rhizoma” curato insieme a Sara Raza. Il messaggio forte era parlare e far prendere coscienza di una nuova consapevolezza da parte della nuova generazione di artisti sauditi, per creare un forte messaggio indipendente. Stiamo parlando di Asrhaf Fayadh, palestinese, 35 anni, in carcere proprio in Arabia Saudita, e condannato alla pena di morte per apostasia e diffusione dell’ateismo ( sentenza del 25 novembre 2015). Nessun avvocato pronto a difenderlo nel paese dell’islam sunnita, ma solo un testimone ad accusarlo di averlo sentito imprecare Dio, Maometto e l’Arabia, e anche […]