La campagna elettorale entrata nel vivo, facce vecchie tante e molte riciclate, parolai tantissimi,  candidati che non hanno esperienza politica e di lavoro e che  parlano addirittura in un italiano regionale  e pieno di errori come Di Maio, un Pd scoppiato,  promesse da disgusto e che fanno prevedere il nulla. C’è da mettersi le mani nei capelli e sperare che dalle urne venga fuori qualcosa per voltare pagina, e sul serio. Diversamente il parallelismo tra “il biennio rosso”   storico, e dunque l’anarchia e il caos,  che ci fu nei primi anni Venti del Novecento, e l’oggi, potrebbero  aprire le porte […]