BORSINO DELL’ARTE 2016. I primi dieci artisti al top nel secondo semestre 2016. Investimento sicuro, storia e bellezza.
Ultimo mese dell’anno 2016, è tempo di riscontri certi anche nel mondo dell’arte ed è quindi opportuno fare un bilancio sommario delle vendite, delle proposte e degli artisti che maggiormente tirano sul mercato italiano e internazionale. D’altronde i nostri risultati poggiano su quanto
è stato proposto e venduto nelle aste del secondo semestre 2016. Basti pensare che il 6 dicembre Il Ponte Casa d’aste di Milano ha raggiunto nell’asta di arte moderna e contemporanea un fatturato di 5.450.000 euro, con il 91% dei lotti venduti e il 130% del venduto sul valore, lasciando vedere la qualità delle opere, le firme prestigiose
degli artisti proposti e quegli autori italiani ben conosciuti dai critici e dagli storici, che hanno suscitato e non poco l’interesse dei collezionisti. Vi dò qualche notizia veloce,il Ponte nella vendita del 6 dicembre ha portato il record mondia
le per Piero Manzoni e la sua Merda d’artista n.69, contesa in sala e online e venduta
per 275mila euro; e nella stessa serata una scultura in ceramica smaltata di Lucio Fontana realizzata nel 1950-53, “Madonna con Bambino”,
è stata venduta a 225mila euro, mentre “l’Antiscultura” di Fausto Melotti ha spuntato 193.750 euro. Presso altre aste come Capitolium Art un calo generale dei prezzi, in particolare per le opere del “Novecento”. Nell’ast
a del 24 novembre Wannenes di Genova ha organizzato a Milano, negli spazi della Sala Carreponte di Open Care – Frigoriferi Milanesi una vendita di arte moderna e contemporanea con un fatturato di 783.370 euro. Protagonista assoluta di quest’asta un’opera iconica di Fausto Melotti, ovvero la scultura “Poesia”( 1962), stimata 180-240mila euro, e venduta per 347.200 euro, confermando l‘interesse internazionale crescente per quest’artista. Richieste le opere della scuola romana degli anni ’60, in particolare un’opera di Mario Schifano (stima 5-7
mila euro), aggiudicata a 10.540 euro e di Franco Ange
li (stima 6-8mila) aggiudicata a 9.920 euro, superando la stima massima. Il 28 novembre 2016 è stata la volta di Cambi di Genova che nella sede milanese di Palazzo Serbelloni ha totalizzato una vendita di arte moderna e contemporanea di 484mila euro, col 52% di lotti venduti e il 47% sul valore. “La cucitrice” del 1981 di Michelangelo Pistoletto, serigrafia di lastra in acciaio inox, è stata vendu
ta per 6
0mila euro, mentre l’acrilico su tela “C’era una volta” del 1996 di Valerio Adami, acrilico su tela 146,5 x 65 cm, stimato 18-20mila, è stato aggiudicato per 25mila. Farsetti Arte di Prato con l’asta di arte moderna e contemporanea organizzata il 25 e 26 novembre ha ottenuto un fatturato di 4.250.000 euro. Artisti storicamente affermati, come
ad esempio Alberto Burri, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi ed Enrico Castellani, vedono confermare le lor
o quotazioni. Tra i top lot, “Nero Cretto” di Alberto Burri del 1975, acro vinilico su cellotex, 96 x 73,5 cm, ha comunque realizzato al di sotto delle stima minima: 1.150.250 euro, contro una stima di 1,4-2,2milioni di euro, mentre una Natura morta di Giorgio Morandi del 1953, olio su tela 23,5 x 45 cm, stimata 400-600mila euro ne ha realizzati 586.150. E ancora “Liberty verticale” di Giosetta Fioroni del 1968, smalto su tela 170 x 60,3 cm, stimato 60-90mila euro ne ha realizzati 81.875.
E dunque mentre imperversa la crisi economica sull’Italia dei nostri giorni con una politica niente affatto interessata a far ripartire il lavoro, l’occupazione e l’economia, l’arte è diventata un bene rifugio, visti i risultati più recenti riscontrati. Ora, per chi ama investire sarà bene seguire “i borsini dell’arte” che via via proponiamo ai nostri lettori, scalette e graduatorie di cosa tira effettivamente nell’arte, dei nomi giusti e di cosa potrà soprattutto resistere nell’ordine di almeno venti anni.
Ecco i primi dieci artisti italiani al top nel secondo semestre 2016. Nomi di rigore, di storia, di certezze, di investimento sicuro, ed anche di bellezza.
- PIERO MANZONI
- ALBERTO BURRI
A Londra nella serata dedicata da Sotheby’s al contemporaneo l’opera “Sacco e Rosso” del 1959 è stata battuta a oltre 9 milioni di sterline, doppiando il precedente record che apparteneva a una Combustione plastica venduta nel 2014 a 4.674.500 sterline.
3.MICHELANGELO PISTOLETTO
4.RICCARDO GUARNERI
In forte crescita le quotazioni di Riccardo Guarneri (Firenze) con un percorso e una storia critica veramente esemplari, e dunque nelle aste e nelle gallerie (visto che sono programmate delle mostre a Milano nel prossimo anno) per il 2017 si prospettano risultati di eccellenza.
5.ENRICO CASTELLANI
6.LUCIO FONTANA
7.MIMMO ROTELLA
8.LOI di CAMPI
9.RODOLFO ARICO’
10.MARIO SCHIFANO
Le movimentazioni delle quotazioni , tuttavia, non sono affatto da scartare. Per esempio, dal 1985 al 2012 l’indice AMR Art 100 ha ottenuto un rendimento medio annuo del 10% rispetto al 5,9 dell’indice azionario globale MSCI World. Antenne sollevate ai differenti livelli di volatilità: si va da una media annua che può arrivare addirittura al 50% nell’arte contemporanea, al 7% nella scultura, ciò rappresenta un porto ben più sicuro con rendimenti attorno a 7,5%.
E’ certo che ai nostri lettori e agli appassionati d’arte vogliamo fornire sicure opportunità di investimento. E seguire sempre la borsa dell’arte che ha oscillazioni mensili, semestrali, annuali e biennali. Statene tranquilli perché ve ne daremo sempre notizia.
Carlo Franza