Il Circolo del Ministero degli Affari Esteri, uno dei luoghi più prestigiosi della capitale italiana, ha recentemente festeggiato il suo ottantacinquesimo compleanno. Negli ultimi anni, come intellettuale ed esperto di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea ed avendo dato inizio a “Mondi”, un progetto da me ideato appositamente per il Circolo degli Esteri, ho avuto occasione di frequentarne gli spazi esterni ed interni del Sodalizio della Farnesina. Sono mostre di artisti di chiara fama che hanno segnato e segnano i diversi movimenti dell’arte degli ultimi settant’anni; dal gennaio del 2020 ad oggi ho presentato nella sala degli Artisti le mostre: Arturo Vermi/I ritmi del Segno, Eugenia Serafini/Sguardo a Oriente, Bruno Mangiaterra/Le poetiche del pensiero, Marisa Settembrini/ Geografie dell’icona, Primo Formenti/Disseminazioni nello spazio, Nicola Salvatore/Il canto delle balene. Siamo alla sesta mostra, e il ciclo completo ne contempla dodici. Come i numerosi ospiti di Stato, gli Ambasciatori, i delegati stranieri che accedono al Circolo, ne apprezzo il carattere di “inspirational place” propizio al dialogo, restando ammaliato da uno scenario esterno caratterizzato dall’ armonioso rapporto tra il paesaggio e le sculture ivi esposte e nel quale gli interni sono impreziositi da opere appartenenti a varie correnti dell’arte italiana del Novecento e contemporanea. Qui infatti è nata ad opera sempre dell’Ambasciatore Umberto Vattani “la Collezione Farnesina 2” una sorta di gemella  dell’altra che ha sede nel Palazzo del Ministero degli Esteri.

Dalla sua inaugurazione nel 1937, il Circolo è stato un vincente protagonista della vita sociale romana e dell’azione della diplomazia italiana. Nel 2008 è stato pubblicato un prezioso volume, curato dal diplomatico Ugo Colombo Sacco di Albiano, dedicato al Circolo stesso. In occasione dell’85 compleanno del sodalizio, il libro (ad oggi conosciuto solo ai Soci) è stato distribuito a tutte le personalità invitate all’evento, quale omaggio d’onore. Nel promuovere la distribuzione allargata del volume il Consiglio Direttivo del Circolo degli Esteri ha voluto diffondere una più capillare conoscenza delle motivazioni e degli stimoli che hanno dato un senso alle passate stagioni del sodalizio, sottolineandone il fondamentale ruolo istituzionale acquisito in aggiunta alle sue tradizionali funzioni ricreative e sportive. Un ruolo posto in risalto dagli eventi internazionali che trovano nei suoi spazi una scena di prestigio ed eleganza. Il cammino percorso è davvero rimarchevole. Colombo Sacco ricorda che a metà Ottocento nacque a Torino il primo circolo degli impiegati dello Stato, per finalità ricreative e di aggiornamento culturale. Il circolo torinese fu una palestra di democrazia, una forma di associazionismo volontario che aprì le menti degli impiegati statali al confronto con le più avanzate tematiche di allora. Dopo un secolo venne inaugurato dal Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano nel 1937, in Lungotevere dell’Acqua Acetosa 42, il Dopolavoro degli Esteri con lo scopo di promuovere iniziative di educazione fisica e ricreazione per le categorie impiegatizie nelle ore dopo il lavoro. Oggi il Circolo diffonde presso i soci, gli ospiti e gli amici la conoscenza delle complesse, delicate sfide della globalizzazione, esprimendo uno splendido appello ad una visione culturale estesa all’intero territorio nazionale e alla sua proiezione sull’estero. Va tenuto presente che lo stesso Ministro degli Esteri, pur utilizzando in prevalenza il proprio appartamento alla Farnesina per le esigenze di rappresentanza, si serve di frequente anche del Circolo. In altre occasioni cerimonie previste in quella sede sono presiedute dai Vice Ministri e dai Sottosegretari agli Esteri ovvero dai Direttori Generali dello stesso Ministero. Occorre aggiungere anche  che non di rado le funzioni di padrone di casa sono assunte dal titolare di un diverso dicastero che desideri accogliere degli ospiti stranieri. E’ pure da rilevare che il Circolo degli Esteri viene utilizzato per scopi promozionali di prodotti destinati all’esportazione.  Bellissime le serate di presentazione dei volumi sulle Ambasciate d’Italia nel mondo, volumi ad opere dell’illustrissimo Ambasciatore Gaetano Cortese, per l’Editore Colombo di Roma.

Colombo Sacco ha documentato nel suo volume, con splendide immagini, come la cornice paesaggistica dove ha sede il Circolo sia stata oggetto, attraverso i secoli, di famose rappresentazioni pittoriche ed incisioni ad opera di vedutisti, sia italiani che stranieri. La funzione del Circolo  che è di proiezione di un’immagine di alto profilo del sistema paese e di promozione, nell’attuale mondo globalizzato, della nostra produzione culturale,  dello stile di vita italiano, del “made in Italy” in generale e dell’Azienda-Italia nel mondo suscitava già nel 2008 assai autorevoli testimonianze nel libro di Colombo Sacco. Esse sono firmate da esponenti sia del mondo politico di allora (quali Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi, Carlo Azeglio Ciampi, Massimo D’Alema, Gianni Alemanno) che della diplomazia straniera a Roma (come il Nunzio Apostolico, gli Ambasciatori di Marocco, Russia, USA, Germania, Francia e Cina). Vi si aggiunsero quelle assai calorose di vari esponenti del mondo della Cultura e dell’arte, dinamicamente raccolte da Colombo Sacco: Pupi Avati, Achille Bonito Oliva, Maurizio Giammusso, Giuliana Morandini, Arnaldo Ninchi, Folco Quilici, Giovanni Russo, Fred Bongusto, Maurizio Scaparro, Pasquale Squitieri, Massimo Pistacchi, Lorenzo Canova, Bruno Mantura, Maria Concetta Migliaccio, Enzo Crea, Arnaldo Pomodoro, Maurice Kanah, Enrico Jacchia, Giovanni Ballarini, Daniele Busetto, Fatima Scialdone, Massimo Scaringella, ecc. Il recentissimo forte afflusso di personaggi di gran calibro del mondo politico, economico, sociale e culturale ai  festeggiamenti per l’ottantacinquesimo genetliaco del Circolo conferma come l’attuale sodalizio riesca a serbare una personalità spiccata ed esemplare perché la ricava dalla molteplicità delle finalità istituzionali a cui è destinato e che si rinforzano l’un l’altra spingendo le mille radici della pianta sociale a cercare sempre nuovi alimenti, così da fornire al fusto e alle foglie le energie necessarie per seguitare a crescere ed infoltirsi a dispetto del logorio del tempo.

A proposito di queste energie ricordo l’entusiasmo con cui Colombo Sacco ha contribuito a propiziare, all’epoca delle successive presidenze del Circolo da parte degli Ambasciatori Umberto ed Alessandro Vattani, accordi pluriennali di partenariato del Circolo stesso con soggetti forti del nostro tessuto imprenditoriale, come l’Associazione Altagamma, il Comitato Leonardo, il Consorzio Italia del Gusto. Così come le intese da egli facilitate con importanti istituzioni italiane e straniere attive in campo culturale quali l’Istituto dell’enciclopedia italiana, l’Accademia Italiana della Cucina, l’Accademia Americana a Roma, la Bibliotheca Hertziana/Istituto Max Planck, la Società Geografica Italiana, il Gruppo dei Romanisti, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Negli anni il Circolo ha, tra l’altro, firmato convenzioni con varie importanti istituzioni come ad esempio la Fondazione RomaEuropa, il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo (MAXXI), il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Golf Club Parco de’ Medici, Aquaniene The Sport Club, il Tiro a Segno Nazionale, il Teatro Olimpico, il Teatro Eliseo e il Piccolo Eliseo, ecc. Degne di nota anche le vicende dell’amicizia che lega il Circolo ad altri celebri sodalizi italiani: Circolo Canottieri Aniene, Circolo Ufficiali della Marina “Caio Duilio”, Hippogroup Le Capannelle, lo Yacht Club Italiano di Genova, la Compagnia della Vela di Venezia, lo Yacht Club Santo Stefano, lo Yacht Club Adriatico, il Circolo Posillipo di Napoli.  Vari altri prestigiosi Circoli sono stati con fertile successo contattati più recentemente dal Presidente Min. Plen. Luigi Maria Vignali: il Sulgrave Club di Washington; l’Automobile Club de France a Parigi; il Real Gran Peña di Madrid; il Nieuwe of Littéraire Sociëteit De Witte dell’ Aja;  il Golf Club Olgiata; lo Yacht Club- Sanremo; lo Yacht Club Leuca di Santa Maria di Leuca; il Circolo della Vela-Bari; il Circolo Canottieri-Napoli; il Tennis Club – Napoli.

Con la presentazione da parte mia delle varie mostre del progetto “Mondi” al Circolo Esteri ho contribuito ad arricchire la Raccolta d’Arte Contemporanea che impreziosisce gli ambienti interni ed esterni del sodalizio. Diplomazia culturale o arte diplomatica, con la diplomazia al servizio dell’arte e l’arte al servizio della diplomazia, varata e resa via via sempre più visibile da Umberto Vattani, Alessandro Vattani e Luigi Maria Vignali, durante i loro successivi mandati alla presidenza Circolo. La raccolta rappresenta una affascinante esperienza di attenzione alla creatività odierna, un impegno raffinato di committenza e collezionismo che presenta motivi di grande interesse sia per i suoi esiti attuali che per i suoi legami con una storia secolare di straordinario rilievo. Le opere presenti al Circolo, così come quelle esposte alla Farnesina, sono concesse da istituzioni pubbliche e privati, in comodato biennale rinnovabile: la rotazione periodica molto contribuisce al riproporsi di un effetto stupore nel visitatore, che sempre mi magnetizza. Fanno  attualmente parte della Collezione Circolo Esteri opere dei seguenti artisti: Cristiano Alviti, Mirko Basaldella, Flavia Bigi, Gregorio Botta, Umberto Boccioni, Claudio Burei, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli, Sandro Chia, Giorgio de Chirico, Ludovico de Luigi, Giorgio de Pasquale, Mino Delle Site, Antonia Di Giulio, Piero Dorazio,  Ettore de Conciliis, Lorenzo Fonda, Ines Fontenla, Primo Formenti, Carlo Gavazzeni Ricordi, Carin Grudda,  Bruno Liberatore, Bruno Mangiaterra,  Gino Marotta, Umberto Mastroianni, Roberta Meldini, Francesco Messina, Pino Modica,  Isabella Monari,  Sante Monachesi, Antonio Nocera, Gianfranco Notargiacomo, Giovanna Picciau, Arnaldo Pomodoro, Oliviero Rainaldi, Alfredo Rapetti, Cloti Ricciardi, Elisabetta Rogai Burschtein, Nicola Salvatore, Sandro Sanna, Eugenia Serafini,  Marisa Settembrini, Sinisca (Mauro Siniscalco), Claudio Spoletini, Francesca Tulli, Luciano Vistosi, Andrea Vizzini, Maurizio Toffoletti, Andrea Vizzini, Cordelia Von Den Steinen, Jens W. Beyrich, Arturo Vermi.

Nel bel volume di Colombo Sacco si rinviene una preziosa testimonianza storica dei dipinti e delle sculture che, per la prima volta nella parabola storica del sodalizio, l’ambasciatore Umberto Vattani riuscì a fare esporre, aprendo un’esperienza culturale che, come evidenziato dalla lista di poc’anzi, continua tuttora con speciale vitalità. Tengo a sottolineare anche come il Circolo abbia espresso la sensibilità della diplomazia sia alla divulgazione della cultura sportiva che dell’arte attraverso lo sport. Molto interessante è sotto tale profilo la quadreria virtuale imperniata sulla raffigurazione sportiva offerta dal volume di Colombo Sacco. Alla diplomazia italiana non sfugge, infatti, l’interesse di propiziare in maniera più sistematica la rimozione delle lacune in materia che contraddistinguono gli odierni allestimenti museali, nonché la pubblicistica d’Arte italiana.

 

Carlo Franza

 

 

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