Maria Ausiliatrice, la “Madonna di Don Bosco”. L’invocazione è del 7 ottobre 1571 con la vittoria della battaglia a Lepanto.
Il 14 maggio 1887 Don Bosco assistette alla consacrazione del tempio dedicato al Sacro Cuore di Gesù e il 16 maggio 1887 celebrò la sua unica Messa all’altare dedicato a Maria Ausiliatrice. “Più di 15 volte fu visto lottare per finire la Santa Messa”, riportano le Memorie Biografiche. Ad assisterlo c’era don Carlo Viglietti, il suo segretario. “Il pianto di Don Bosco impressionò molto i presenti e tanti presero a piangere”. Il dipinto è un’opera d’arte di Giuseppe Rollini (1887) e l’altare venne donato dal Principe Torlonia. Questo altare dedicato a Maria Ausiliatrice si trova nella Basilica del Sacro Cuore a ridosso della Stazione termini di Roma su Via Marsala, tempio sacro che mi è molto caro e che vive accanto all’Istituto Sacro Cuore che è oggi la Casa Generalizia dei Salesiani, sede anche di Liceo, dove ho tanti amici di vecchia data. Ma Roma ha un’altra Basilica dedicata a Maria Ausiliatrice, proprio accanto all’Istituto salesiano Pio XI (su Via Tuscolana- Roma) che è stata la mia parrocchia per tanti anni quando vivevo a Roma. Sono cresciuto e ho vissuto sempre sotto il manto dell’Ausiliatrice. Anche gli atei lo capiscono. Ecco perché la Madonna Ausiliatrice mi è cara. L’ho invocata e la invoco in tutti i momenti più difficili della mia vita.
“Auxilium Christianorum”, “Aiuto dei Cristiani”, è un titolo proprio delle Litanie lauretane del Rosario ed è un patrimonio della Chiesa universale. Al tempo stesso, tale titolo ha un valore tutto particolare per la Famiglia Salesiana -di cui faccio parte-, data la grande devozione che Don Bosco manifestò verso Maria invocata proprio con questo titolo.
L’invocazione “Auxilium christianorum, ora pro nobis” appare, per la prima volta, nella versione delle litanie lauretane pubblicata nel 1576 e approvata da Papa Clemente VIII nel 1601. Tale invocazione fu aggiunta da Papa Pio V dopo la vittoria riportata dalla Lega santa sugli ottomani a Lepanto, il 7 ottobre 1571. Il Papa istituì per questa gloriosa e definitiva vittoria, la festa del Santo Rosario, ma la riconoscente invocazione alla celeste Protettrice come “Auxilium Christianorum”, non sembra doversi attribuire direttamente al Papa, come venne poi detto, ma ai reduci vittoriosi che ritornando dalla battaglia, passarono per Loreto a ringraziare la Madonna; lo stendardo della flotta invece, fu inviato nella chiesa dedicata a Maria a Gaeta, dove è ancora conservato.
Il grido di gioia del popolo cristiano si perpetuò in questa invocazione; il Senato veneziano fece scrivere sotto il grande quadro commemorativo della battaglia di Lepanto, nel Palazzo Ducale: “Né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario” e così a fianco agli antichi titoli di “Consolatrice degli afflitti” e “Rifugio dei peccatori”, si aggiunse per il popolo e per la Chiesa anche “Aiuto dei cristiani”.
La festa di Maria Aiuto dei cristiani fu istituita da Papa Pio VII il 15 settembre 1815 e fissata al 24 maggio in ricordo suo trionfale rientro a Roma (24 maggio 1814) dopo la prigionia sotto Napoleone a Fontainebleau. In origine la festa era limitata alla Chiesa di Roma, ma fu presto adottata dalle diocesi toscane (1816) e poi estesa alla Chiesa universale.
Il culto pur continuando nei secoli successivi, ebbe degli alti e bassi, finché nell’Ottocento venne ravvivato da Don Bosco. Il grande educatore ed innovatore torinese, pose la sua opera di sacerdote e fondatore sin dall’inizio, sotto la protezione e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe e s’ingarbugliavano. Il grande sacerdote, apostolo della gioventù, fece erigere in soli tre anni nel 1868, la basilica di Maria Ausiliatrice nella cittadella salesiana di Valdocco – Torino; sotto la Sua materna protezione pose tutta la sua opera, ormai sparsa in tutto il mondo. E ormai “Maria Ausiliatrice” è divenuta la “Madonna di Don Bosco”, inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, venerabili e servi di Dio; tutti figli che si sono affidati all’aiuto della più dolce e potente delle madri.
Interi Continenti e Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come Patrona: l’Australia cattolica dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi decenni del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi dell’Est Europeo.
Nella bella basilica torinese a Lei intitolata vi è il maestoso quadro, fatto eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta Maria Ausiliatrice, con il Bambino in braccio e circondata dagli Apostoli ed Evangelisti. Il significato dell’intero quadro è chiarissimo; come Maria era presente insieme agli Apostoli a Gerusalemme all’inizio dell’attività della Chiesa, così ancora Lei sta a protezione e guida della Chiesa nei secoli.
Carlo Franza