Tripudio senza fine a Il Ponte Casa d’Aste (Milano) per l’arte moderna e contemporanea con l’asta di fine novembre 2022. L’asta raggiunge un fatturato finale che supera i 7,6 milioni di euro
Festa a oltranza nelle sale di Palazzo Crivelli, sede de “Il Ponte Casa d’Aste”, perché i bilanci della doppia vendita del 29 e 30 novembre 2022 per l’Arte Moderna e Contemporanea, hanno visto schizzare il fatturato finale che ha superato i € 7,6 milioni. Un successo è dir poco, un successone che porta il Ponte Casa d’Aste, brand di prestigio, a record mondiali per il 2022. Fibrillazione a mille già con l’uscita del catalogo che vedeva andare in asta opere di eccezionale livello, scelte da quel magistrale direttore che è Freddy Battino. Grande parte l’ha avuta il Novecento italiano, dal futurismo talentuoso di Depero, futurista tra i più ricercati, fino ai campioni dell’arte nei diversi risvolti e capitoli, dall’arte povera all’arte del segno del gesto, e all’Informale. Sull’altare delle celebrazioni il top di taluni lotti: “La metà e il doppio” di Alighiero Boetti del 1979 (€ 600.000), seguito da una piccola, fiammante e preziosa “Combustione plastica” del 1961 di Alberto Burri (€ 512.500) e dall’iconico “Homage to the Square” del 1964, ad opera di Josef Albers (€ 350.000). Non solo. Un traguardo mai visto, oltre ogni aspettativa quel capolavoro “Bagnanti” battuto a € 300.000, Fausto Pirandello lo realizzò negli anni Trenta nella misura 150×124,5 cm. incombente, monumentale, proprio negli anni del tonalismo e della Scuola Romana. Le figure nude dei Bagnanti di Pirandello non sono quelle classiche che richiamano il Rinascimento, tanto presenti nelle opere del ritorno all’ordine; sono, al contrario, figure che uniscono il primordiale arcaismo alla “realtà più domestica” (Melli, 1934). Quest’opera di Pirandello è ancor più ricercata perché apparteneva al gruppo di 17 opere che l’artista espose alla Quadriennale di Roma nel 1935 in una personale: e l’aver raggiunto questa cifra in asta meraviglia non poco, se la stima iniziale era di € 50.000-70.000. Ancora qualche nome. Successo al femminile per l’opera di Carla Accardi, il suo Violarosso vola a € 225.000. Ottimi i risultati del Wrapped portrait of Guido Le Noci di Christo (€ 187.500), del Torso alato di Igor Mitoraj (€ 187.500), della bella gouache di Sam Francis, che mostra le sue esplosioni nere gialle blu (€ 125.000). Certamente di rilievo anche quell’insolito Bruno Munari futurista, con un’opera dove un’auto sfreccia veloce attraverso il tempo nebuloso (€ 75.000). Impressionanti i risultati per la piccola tempera su carta di Mario Sironi (€ 112.500). Entusiasmano i collezionisti anche le opere su carta tra cui i due “gioielli” già appartenuti a Magda e Riccardo Jucker: il disegno di Amedeo Modigliani del 1914 ca. (€ 112.500) e la gouache di Joan Mirò del ‘52 (€ 93.750). Una partecipazione straordinaria di pubblico che trova ulteriore conferma nelle oltre 100.000 visualizzazioni online e 11.000 letture digitali al catalogo. Ecco infine i risultati in numeri per questa eccezionale asta di arte contemporanea di fine anno 2022: il 194% di rivalutazione delle stime, il 90% di lotti venduti, 2 record price mondiali, per un totale di oltre € 7,6 milioni. Cala oggi il sipario sull’ultima impresa di fine anno de Il Ponte Casa d’Aste, dopo questo evento di vendite eccezionali per opere di arte Moderna e Contemporanea all’incanto. Risultati lusinghieri, il mercato dell’arte viaggia oltre ogni aspettativa, e Il Ponte Casa d’Aste è perno significante e forte di queste vendite e di questi investimenti. Ma altri capitoli significativi per il mercato ci aspettano nel 2023. Il Ponte è capofila e guida.
Carlo Franza