In asta il water d’oro (America) di Maurizio Cattelan a giorni da Sotheby’s con base di partenza dieci milioni di dollari.
Nella storia dell’arte contemporanea il capitolo primo l’ha scritto Piero Manzoni con la sua “Merda d’Artista”, scatolette vendute a peso d’ oro. C’era stato un precedente per la verità con l’orinatoio di Duchamp. Ora è la volta del secondo capitolo e riguarda il cesso d’oro, anzi il water d’oro di Maurizio Cattelan, celebre opera pagata a peso d’oro. Dieci milioni di dollari è il prezzo di partenza con cui verrà messo all’asta il water a 18 carati -nome “America”- di Maurizio Cattelan, oggetto iconico già al centro delle polemiche nel 2016 quando era stato installato al Guggenheim e perfettamente
funzionante; il museo invitò i visitatori a usarla come normale toilette, e oltre 100.000 persone si misero in fila per sperimentare quella che il museo definì “un’intimità senza precedenti con un’opera d’arte”. Un suo gemello fu poi rubato tre anni dopo, vale a dire nel 2019, dalla dimora-museo inglese di Blenheim
Palace, casa natale di Winston Churchill in Inghilterra, in cui era esposto; per il furto sono stati condannati tre uomini: Michael Jones, Fred
erick Doe e James Sheen. Il water fu al centro di una diatriba con la Casa Bianca di Trump. Nel 2018 il presidente, allora al primo mandato, aveva chiesto al Guggenheim un’opera di van Gogh in prestito per l’appartamento privato dell’Executive Residence, i curatori risposero picche offrendo in cambio il wc di Cattelan. “America” -questo il nome del water- era stata concepita prima che Trump diventasse un candidato serio alla presidenza, ma lo stesso Cattelan, inizialmente ispirato dal tema delle diseguaglianze economiche negli Usa, aveva notato l’affinita’ tra il tycoon e il luccichio dell’oro, a partire dalla Trump Tower fino agli accessori dorati nei bagni del suo jet privato; l’artista padovano aveva anche sottolineato con il New Yorker lo spirito democratico della sua installazione: “Se mangi un pasto da duecento dollari o un hot dog da due, il risultato quando vai in bagno è lo stesso”.
Il prezioso water sarà venduto nel mese di novembre 2025 da Sotheby’s. Realizzato in oltre 100 chili di oro massiccio (peso esatto 101,2 kg), il wc perfettamente funzionante sarà proposto, per la prima volta nella storia delle aste, sulla base del valore del prezioso metallo (dall’inizio dell’anno 2025 in forte aumento), oscillando con l’andamento del mercato fino al giorno dell’incanto. Cattelan d’altronde ha già fatto parlare delle sue opere come, ad esempio, successo con “Comedian“, la banana appiccicata al muro con lo scotch pagata oltre sei milioni di dollari da un tycoon delle criptovalute. Il compratore, Justin Sun, se la mangiò. Ora è la volta del water, considerato oggetto di culto sin da quando nove anni fa era stato installato nel quinto piano del Guggenheim. Il museo aveva invitato i visitatori ad usare la preziosa tazza come una normale toilette. L’opera, tre anni dopo viene esposta al Blenheim Palace nell’Oxfordshire, ma poi rubata. Il prossimo capitolo legato all’opera sarà quello che vedrà il water inserito in un bagno del Breuer Building di New York, la nuova sede di Sotheby’s, che aprirà la sede l’8 novembre, ma il water sarà offerto nella The Now and Contemporary Evening Auction del 18 novembre 2025. L’offerta di partenza al tasso di oggi si aggira intorno ai $10 milioni di dollari, pagabili anche in criptovalute. Il wc presentato rappresenta l’unica versione esistente della scultura: l’altro esemplare non è mai stato trovato. Si parte, come detto, dai 10 milioni di dollari, ma l’obiettivo è superare è gli oltre 17 milioni di dollari pagati per un’altra opera di Cattelan, ovvero “Him”, una scultura di Hitler inginocchiato battuta da Christie’s quasi dieci anni fa, ovvero nel 2016.
Carlo Franza
