BORSINO DELL’ARTE 2025. I primi dodici artisti al top nel secondo semestre 2024. Investimento sicuro, storia e bellezza.
Il mercato internazionale dell’arte ha mostrato un 2024 tiepido e tenace. A lungo sottotono, ma in grado di accendersi
, con qualche squillo. E con diversi spunti di riflessione, alla luce di tanti risultati ottenuti nelle aste europee e italiane, ad iniziare da “Il Ponte” di Milano. La top ten delle vendite internazionali ha registrato un totale di 1,8 miliardi di dollari (2,4 miliardi nel 2023 e 4,1 miliardi nell’indimenticabile 2022). Tra forti tensioni geopolitiche e l’incertezza macroeconomica su scala globale, il mercato dell’arte vive a singhiozzi tra affanni e salite; è quanto emerge dal nuovo report annuale realizzato da Deloitte “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione 2025” e presentato a Milano lo scorso 31 marzo 2025 all’Auditorium Deloitte. Stantio appare il quadro generale del MIART 2025, senza novità e senza prospettive. Non ci sono grandi mostre all’orizzonte, o novità, il cosiddetto nuovo, semmai molte mostre di “cassetta” che lasciano il tempo che trovano, da Lecco a Palermo. C’è da dire che ad aggiornare le configurazioni e le strutture del mercato artistico e dei beni da collezione più in generale si affacciano cambiamento generazionale e innovazione tecnologica, con la prima opera a base di AI battuta in asta per oltre 1 milione di dollari, il fatturato globale delle aste mostra una flessione del 26,2% rispetto al 2023. Solo un’opera ha infatti superato la soglia dei 100 milioni di dollari nel 2024, rispetto alle due del 2023 e alle sei del 2022, ovvero il top lot dell’anno, “L’empire des lumières” (1954) di René Magritte, venduto da Christie’s per 121,1 milioni di dollari. “Siamo convinti di avere ancora molto da dare al mercato italiano”, afferma Lorenzo Rebecchini, responsabile in Italia delle aste di arte moderna e contemporanea della casa
d’aste più antica al mondo, Sotheby’s mantiene nel nostro paese ben due vendite in presenza all’anno, così pure Il Ponte Casa d’Aste. Che opere girano nelle
aste? Lavori eccezionali, collocabili principalmente fra gli anni ’50 e ’70, spiccano i Burri, i Fontana, i Boetti, gli Schifano, le nature morte di Morandi; per Morandi ad esempio il suo record di prezzo fu stabilito proprio da Sotheby’s a Milano, nel 2022, il quadro fece 3,4 milioni di euro, da una stima base di 700.000. L’arte italiana funziona ancora molto anche a livello internazionale. A Londra un Fontana rosso con una stima di due milioni ne ha realizzati quasi quattro. La qualità vince sempre, e su questo punto non si transige. Il mercato è ancora solido e vibrante, basta guardare anche le aste di NYC. Il mercato è molto legato all’eredità dei grandi nomi italiani. Non manca certo l’arte internazionale, ma l’arte italiana è molto sostenuta prima dai collezionisti del nostro paese e poi dagli esteri. Eppoi basta sfogliare i cataloghi molto curati delle aste, specie quelli de Il Ponte, con una forte impronta dei maestri italiani. Fontana è presente con dei bellissimi tagli e toccanti ceramiche. Bellissimi lavori di Boetti, Schifano, senza dimenticare Capogrossi, Dorazio, Salvo, Melotti, Spalletti, Calzolari, Burri, Afro. Non manca una selezione di nomi non italiani come Josef Albers, Wilfredo Lam, Hans Hartung. Il fulcro però resta l’arte italiana. Senza tralasciare i nomi dei nuovi e nuovissimi artisti italiani.
Artisti che hanno brillato nel 2024? E in un momento attuale quale la recessione incombente e la capitalizzazione verso l’oro, è il momento di non tralasciare e portare a casa il successo dell’arte contemporanea. Scopriamo le opere d’arte che hanno definito l’anno 2024 e hanno lasciato il segno sulla scena artistica globale.
Una selezione esclusiva, “Artisti che hanno brillato nel 2024”, evidenziando anche talenti che hanno catturato il pubblico con creazioni uniche e straordinarie. Queste opere sono più di un semplice investimento; sono fonti di ispirazione e bellezza che raccontano storie potenti e incarnano il meglio dell’arte contemporanea. Ogni artista tra quelli che di seguito indicheremo va portato in collezione, in quanto si sono distinti per la propria visione, per la storia e il percorso artistico che li caratterizza, per la tecnica e capacità di evocare emozioni.
Grande fiducia nel mercato dell’arte e grande fiducia e attesa dei collezionisti per tutta l’arte del novecento e specialmente l’arte astratta contemporanea. E naturalmente è fortemente visibile l’interesse per la Pop Art italiana, per l’Arte Cinetica e Programmata, per la Pittura Analitica e per l’Arte estroflessa. Ora, per chi ama investire sarà bene seguire “i borsini dell’arte” che via via proporremo ai nostri lettori, scalette e graduatorie di cosa tira effettivamente nell’arte, dei nomi giusti e di cosa potrà soprattutto resistere nell’ordine di almeno venti anni.
Ecco i primi dodici artisti italiani al top nel secondo semestre 2024. Investimento sicuro, tra storia e bellezza.
- ALBERTO BURRI
- PIERO MANZONI
- CARLO CARRA’
- ENRICO CASTELLANI
- LUCIO FONTANA
- MIMMO ROTELLA
- KEIZO MORISHITA
- TONY TEDESCO
- LOI di CAMPI
- GIANNI BUCHER SCHENKER
- MARISA SETTEMBRINI
- GABRIELLA VENTAVOLI
Una classifica che indica il valore degli artisti, il lavoro che hanno compiuto e vanno compiendo con mostre in tutto il mondo, e la presenza di loro opere significative nelle aste italiane e internazionali.
Carlo Franza