“Un quadro di Guccione dà il senso dell’amore, della poesia: l’occhio vi si posa e vi indugia come su qualcosa di raro, di ricreante, che ancora ci fa sentire valida, autentica, l’equazione bellezza-verità” (Leonardo Sciascia, 1985). A poco più di cinquant’anni dall’ultima mostra ferrarese dedicata a Piero Guccione, organizzata nel 1971 da Franco Farina al Centro Attività Visive di Palazzo dei Diamanti, Ferrara torna ad omaggiare questo grande maestro del Novecento che, come ha scritto il collega Vittorio Sgarbi, “dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta” in Italia. L’esposizione, […]