Ricordo ancora quelle fredde sere di inizio dicembre dei primi anni Cinquanta nel Salento, quando avevo 5 o 6 anni, ed era rito preparare il presepe in casa, con l’aiuto della nonna e soprattutto delle sorelle di mia madre, mentre il camino scoppiettava e il profumo di pigne e pinoli s’alzava nelle stanze con le volte a stella. Il presepe cresceva con pastori, strade, muschio, fontane e ruscelli,  case e palmizi, statuine in gesso, in terracotta e cartapesta; e ancora luci e fondale di stelle. Ero ogni anno così felice per l’introduzione di qualche nuovo acquisto, nel cercare quel personaggio […]