Nel grande panorama della Poesia Visiva, che muove agli inizi degli anni Sessanta del Novecento, e si presentava come strumento operativo, come sintesi di critica ideologica e teoria artistica la cui unica possibilità d’espressione poteva manifestarsi soltanto attraverso le tendenze visive e iconografiche della cultura di massa, fu l’intreccio fra Arte e cultura -degli anni Sessanta e Settanta- a caratterizzare la ricerca verbo-visuale come unione di concreto e astratto, di prassi e teoria. Si trattava, dunque, per gli intellettuali di interpretare artisticamente il riflesso incondizionato che la società di massa aveva avuto sulla società e, nello stesso tempo, di evidenziare la necessità […]