Incredibile, inverosimile, eccezionale, straordinario, esaltante, meraviglioso, sono tutti aggettivi che hanno speso organizzatori e spettatori, via via a commentare gli esiti della tornata d’asta Il Ponte di Arte moderna e contemporanea. Chi mai avrebbe immaginato in un momento internazionale in fibrillazione a dei risultati così eclatanti eppur veri? Opere eccezionali con risultati super-eccezionali, che ho seguito in diretta.

L’incanto dell’intera asta si è chiuso con un fatturato totale delle due giornate di vendita (30 novembre – 1 dicembre 2021) di oltre 8,3 milioni di euro, il 220% di rivalutazione dei prezzi base e il 96% di lotti venduti, e una grande competizione su gran parte dei lotti offerti tra oltre mille bidder online e ai telefoni dall’Italia e dall’estero. Un successo incredibile, che ha lasciato non pochi benevolmente entusiasti sia tra i presenti all’asta che tra quelli che la seguivano in streaming, per dei risultati che sono stati una sorpresa per tutti. D’altronde tutto anticipava un’aria di vittoria per una sessione che aveva già attirato molto interesse fin nei primi giorni di presentazione del catalogo, con oltre 100.000 visite online e più di 13.000 letture digitali. Connessioni per l’asta in questione da Stati Uniti, Canada, Olanda, Francia, Finlandia, Inghilterra, Austria, Germania, Spagna e Belgio, solo per citarne alcuni, tutti pronti ad averne la meglio su aggiudicazioni di capolavori inediti e provenienti da importanti collezioni e di spessore sicuramente museale. Già dall’apertura dell’asta Arte Moderna e Contemporanea de Il Ponte Casa d’Aste a Milano, con l’opera Studio per opera monumentale di Mario Sironi, conteso tra moltissimi rilanci, si trattava di una tempera del 1932-33.

Sul podio delle migliori aggiudicazioni le opere che in catalogo avevano catturato le attenzioni degli addetti ai lavori e degli appassionati; sicchè il miglior risultato della serata è stato per il “Concetto spaziale, Natura (1959-’60” di Lucio Fontana a € 562.500, per il quale, dalle stime pre-aste di € 35-50.000, sono piovute offerte su offerte ai telefoni e online.  A seguire la competizione Alberto Burri con “Combustione” (1957), € 375.000, e “Il giorno e la notte” di Giorgio de Chirico, schizzato subito dalla base d’asta di € 60-80.000 a un’offerta online di € 130.000 per raggiungere, di rilanci in rilanci, e commissioni incluse, quota € 350.000.  Attesi e ben accolti   i lotti di Gino Severini  “Autoritratto”  (€ 275.000), Alighiero Boetti  con “Niente da vedere niente da nascondere” del 1977 (€ 212.500),  e un’opera che io considero un “capolavoro”  di Cagnaccio di San Pietro con il fascinoso  “Nudo in riva al mare/La rosa del mare” del ‘35  aggiudicato  per € 162.500; e ancora  Renato Guttuso – certo in salita  nelle aste con questo bel risultato-  con “Interno nello studio (Natura morta nello studio)” del ‘47  venduto  € 118.750. E se i risultati per i nostri artisti italiani sono stati esplosivi, i grandi nomi internazionali hanno trovato riscontri da incorniciare. Ad incominciare da Jean FautrierTraits colorés (1957), € 275.000, a Indestructible Object (Objet à detruire) del 1923-1963 di Man Ray, che arriva a un sorprendente totale di € 106.250, e Max BillFarbknoten (1965), € 75.000. Mi preme segnalare infine il record mondiale realizzato da un’opera del futurista Pippo Oriani: “Simultaneità organizzata” del 1932-33 (€ 27.500).

Un’asta questa de Il Ponte Casa d’Aste di tale portata e di così forti ed esplosivi risultati per l’Arte Contemporanea che è stata una sorpresa di fine anno 2021 per tutti, e ciò lo si deve al lavoro acuto e mirato di un manager come Freddy Battino e al suo Staff, per le scelte, la preziosità, il mercato e la laboriosità intellettuale  che sovrintendono a stime, rilanci e aggiudicazioni di  opere capitali, con risultati, che abbiamo visto, esplosivi.

Carlo Franza

 

 

 

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