Ospitata a Villa Mimbelli  a Livorno la mostra Pietro Annigoni, pittore di magnifico intelletto, curata da Emanuele Barletti. Promossa da Comune di Livorno e Fondazione Livorno, con il patrocinio di Regione Toscana, la collaborazione di Fondazione CR Firenze e il contributo e Castagneto Banca 1910, e resterà aperta fino al 15 marzo 2024.

È questa la più ampia mostra antologica dedicata a Pietro Annigoni negli ultimi vent’anni, sulla scia della grande iniziativa monografica realizzata a Palazzo Strozzi a Firenze nel 2000 per celebrare l’artista dopo la scomparsa avvenuta nel 1988. Quando si accendono i riflettori sui grandi interpreti del mondo dell’arte emerge sempre qualcosa di nuovo. Approfondimenti e scoperte inattese contribuiscono ad arricchire profili già noti ma pur sempre complessi e articolati. Anche questo appuntamento di Livorno si rivela un’occasione per proporre ulteriori analisi e riflessioni.

Nei decenni centrali del Novecento, infatti, Annigoni, frequentava volentieri la città labronica dei vecchi e nuovi quartieri inscindibilmente legati al mare. Apprezzava la sua gente dal temperamento schietto, ma anche la ricchezza del suo tessuto culturale animato da innumerevoli presenze artistiche e letterarie di alto spessore intellettuale. Soprattutto, però, era attratto e amava quelle distese marine che si aprivano oltre il Porto Mediceo con le loro promesse di infinito e di libertà, da respirare a pieni polmoni a bordo della sua imbarcazione, la Bimba, un vecchio peschereccio che guidava lui stesso come un provetto marinaio.

Accanto a questa passione per il mare vissuta privatamente, nella mostra livornese emerge anche una dimensione pubblica che ha reso popolare l’artista. Annigoni era il pittore dei ritratti e anche degli autoritratti, banchi di prova delle proprie capacità tecniche ed espressive in gioventù e specchi dell’anima durante tutta la sua carriera. Celeberrimo è il ritratto che lo fece conoscere in tutto il mondo: quello fatto alla Regina Elisabetta II.
Così, nella città che ha ospitato la più antica comunità britannica in Italia, in virtù della sua posizione geografica e dell’importante ruolo esercitato dal suo porto nel Mediterraneo, a poco più di un anno dalla scomparsa della Regina, è apparso naturale organizzare all’interno della mostra, una sezione dedicata al ritratto realizzato nel 1954-’55 da Annigoni all’allora giovane Sovrana agli esordi della sua missione, ritratto che è divenuto una vera e propria immagine iconica del Novecento.

Carlo Franza

 

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