La mostra dal titolo “MAESTRI DEL DISEGNO ITALIANO” è promossa dallo STUDIO BOLZANI di MILANO, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. L’esposizione da me curata ha per titolo “MAESTRI DEL DISEGNO ITALIANO” e riunisce opere di quaranta artisti che hanno trovato nel disegno la cornice più adatta del loro operare.

“La collezione di disegni dello Studio Bolzani di Milano, una parte certo rispetto alla sua totalità, è una raccolta di opere su carta di autori italiani dal Settecento fino a oggi. Lezione storica della mostra è dimostrare, attraverso il disegno, inteso come opera su carta in senso ampio (matita, gouache, tempera, pennarello, biro, collage), l’importanza storica e l’originalità dei movimenti artistici italiani durante più secoli. La mostra si pone come una specie di atlante per orientarsi nel mondo del disegno italiano, non solo cronologicamente ma anche per temi trasversali ai decenni e ai diversi movimenti artistici novecenteschi. Si intitola “Maestri del Disegno Italiano” e spazio sulla ricerca artistica dietro ogni disegno, quasi un “Disegnare un secolo”. Come spesso è avvenuto durante la sua storia plurimillenaria, il disegno spesso è stato relegato a un ruolo sussidiario, ma non è così. E sicuramente per questo esilio continua a prosperare alle radici dell’albero della graphis. Opere scelte, per sottolineare il ruolo essenziale del disegno all’interno dell’arte italiana di più secoli con l’idea di formare una cultura intorno a questo mezzo espressivo, prima di tutto italiano, che ancora manca. Il disegno così fondamentale per tutti gli artisti soprattutto dell’Otto-Novecento, è in assoluto la prima forma esternata dell’idea dell’artista, e dunque il grado di libertà espressiva e di immediatezza è senza paragoni. A volte, il disegno ha coinciso con lo schizzo per qualche altra creazione successiva, ma non bisogna identificarlo con il bozzetto preparatorio perché nella maggior parte dei casi il disegno non rimanda ad altro da sé, è opera autonoma. Il disegno nasce sempre come pratica personalissima, come dialogo con sè stessi e le proprie idee, e non tutti gli artisti hanno presentato i loro disegni alle mostre, pur essendo per loro fondamentali. Sappiamo dagli artisti che, proprio per il grande valore attribuito a questa pratica, essi stessi abbiano preferito tenerla per sé in quanto di grande immediatezza. Il disegno come mezzo di estrema autenticità è un bene prezioso per l’artista, da custodire con parsimonia. Un disegno non si corregge, ed è inizialmente concepito per un solo spettatore, vale a dire l’artista stesso. Rappresenta l’artista messo a nudo e proprio in questo risiede la sua specificità, molti disegni sono nati come opere d’arte autonome, non in funzione di un dipinto o di una scultura, e sono veri capolavori spesso di maggior forza espressiva rispetto a tele o altro. Questa mostra è un parziale studio di ben due secoli di arte italiana, e scoprire quanto pittori e scultori tenessero al disegno e lo considerassero di valore pari al loro mezzo espressivo d’elezione. Il disegno italiano si conosce poco, come se non fosse una ricchezza speciale del nostro patrimonio artistico. Cos’è un disegno? Il disegno è stato laboratorio di idee visuali, lo studio su carta di un prototipo, la summa dei pensieri dell’artista, supporto ove scarabocchiare schizzi e bozze poi maturati in lavori definitivi. Ecco perché Petrarca, nella sua raccolta di dialoghi filosofici De remediis utriusque fortunae, collocava la graphis alla base dell’albero genealogico delle arti visive perché “a dire il vero, pittura e scultura sono una sola arte”, osservava il padre dell’umanesimo. “Benché distinte, hanno origine da una sola fonte: l’arte del disegno” (De remediis, 1.41). La selezione degli artisti della mostra non ha seguito automaticamente i nomi noti dell’arte italiana, ma coloro che hanno dato al disegno un contributo fondamentale, in parte conosciuti, in parte quasi ignoti, in parte dimenticati; l’evoluzione della pratica del disegno attraverso i quaranta artisti selezionati. All’interno della collezione hanno un posto di rilievo gli splendidi disegni di grandi come Giovanni Fattori, G. Carnovali Piccio, Cristoforo De Amicis, Giorgio Soavi, Angelo Crescimbeni, Marcello Dudovich solo per citarne alcuni. Tra i contemporanei ecco Maurizio Bottoni, Mario Donizetti, Marisa Settembrini, Agostino Zaliani, Teodoro Cotugno, Paolo Canciani, Alberto Fremura, Alessandro di Vicino Gaudio, Bruno Chersicla e altri ancora. Nei disegni si noterà ogni fase all’interno dell’evoluzione dello stile di un artista e non solo quella più nota, o più richiesta; si è sempre cercato di raccontare, dove possibile, una carriera, dagli inizi alle opere tarde. Nel disegno è insita la grande fragilità della carta e proprio in ciò risiede la sua forza e la sua bellezza. Apprezzarlo può essere immediato. II disegno è il primo segno di creazione, di partecipazione alla vita da parte dell’artista, che si trasforma in emozione per chi lo coglie, e rappresenta un accesso privilegiato all’idea che l’ha generato. Un concentrato di grandi nomi per leggere i maestri che hanno affrontato i fermenti della modernità. Si è partiti da disegni molto belli e significativi, veri capolavori, e ne è venuto fuori un panorama sintetico e degno. L’ Italia è il paese dove si è inventata l’idea del disegno, sicchè il disegno ha una sua continuità, in un rapporto continuo e costante con l’Europa. E’ un viaggio suggestivo che abbraccia maestri di epoche, scuole e stili diversi ma tutti sostenuti sempre da quella qualità disegnativa innata che deriva da una tradizione secolare ininterrotta. Il ricchissimo contesto italiano coinvolge tutti, artisti maggiori e minori, costituendo una koinè che, se ben letta, pare un piccolo – o grande – Rinascimento”.

 In mostra le opere dei seguenti artisti: NANDO ANDREOLI, ALBERTO BENEVENTI, DANTE BERTINI, PAOLO BIANCHI, ANTONIO BOTTER, MAURIZIO BOTTONI, PAOLO CANCIANI, GIUSEPPE CARSANA, BRUNO CHERSICLA, CAMILLO CIMA, TEODORO COTUGNO, ANGELO CRESCIMBENI, ANTONIO CURTI, CRISTOFORO DE AMICIS, SILVIA DE BEI, MARIO DONIZETTI, MARCELLO DUDOVICH, ALESSANDRO DI VICINO GAUDIO, GIOVANNI FATTORI, ALBERTO FREMURA, GIUSEPPE GHIZZARDI, DINO LANARO, BETTO LOTTI, GIOVANNI MALESCI, TIZIANO MONTI, ELEUTERIO PAGLIANO, ENRICO PERRONI, G. CARNOVALI PICCIO, ANNA PLUDA, ANNA PRATI, ROBERTO SAMBONET, FABRIZIO SANT’AMBROGIO, MARISA SETTEMBRINI, GIORGIO SOAVI, PIETRO SPICA, ANNA T (Teocoli), ERNESTO TRECCANI, AGOSTINO ZALIANI, DINO ZAMPOGNA, CARLO ZOCCHI.

Carlo Franza

 

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