Un giorno di primavera del 1990 E.M. Cioran, già diventato “il vate del vuoto interiore” (come lui stesso ebbe a definirsi) uscì dalla sede parigina di Gallimard. Dal 1949 in poi l’editore francese aveva pubblicato un suo libro più o meno ogni quattro anni, i primi solo a bassa tiratura. All’epoca, invece, si era trasformato in un bestsellerista, da fare impallidire -quanto a nichilismo- Nietzsche e Leopardi. Il 20 giugno 1995 moriva Emil Cioran, filosofo, non molto distante dai Giardini del Lussemburgo dove amava tanto passeggiare, forse troppo lontano da quel paradiso terrestre che era stata in gioventù la Romania, “isolata da tutto e […]