“Le forme schematiche di Schifano si andavano sempre più precisando come campo; le tele orlate da contorni rettangolari, ad angoli smussati, somigliavano a uno schermo preparato a ricevere,o ad un video appena acceso, che stia riscaldandosi; o se si vuole all’inquadratura di un reflex fotografico, che debba dettagliare una zona di veduta… (M. Calvesi, cat. mostra Galleria Odyssia, Roma 1963)”. La galleria Gió Marconi presenta la mostra “Mario Schifano. Qualcos’altro” visitabile fino al 20 marzo 2020,  dedicata ad un nucleo di monocromi compresi tra il 1960 e il 1962, curata da Alberto Salvadori e in collaborazione con l’Archivio Mario Schifano. Ebbene, l’artista comincia […]