“Quegli ultimi rumori” di Philippe Jaccottet (pp. 112, Crocetti editore, 2021) è libro di altissima poesia. Crocetti lo ha da poco pubblicato  a cura di Ida Merello e Albino Crovetto, edito in origine da Gallimard nel 2008 (Ce peu de bruits).  Per lo più, è un taccuino che alterna letture e sogni, osservazioni (“Due aironi bianchi al di sopra del Lez nascosto dietro le canne”) e agnizioni. Conoscevamo, e bene, il Philippe Jaccottet e il suo pregnante io lirico elementare, povero e ricco insieme di “E, tuttavia” (traduzione di Fabio Pusterla, Marcos y Marcos, 2006), quasi ultraterreno e stellare. Già Starobinski lo […]